Bimbi, fuga dai vaccini

Lorena Loiacono
Gli italiani hanno paura dell'ago, quello dei vaccini. Ma la vera paura è che, in questo modo, tornino vigorose le malattie del passato, primi fra tutte morbillo e rosolia. L'allarme, lanciato dal Ministero della Salute, riguarda un andamento in diminuzione in tutte le regioni e province autonome. Si tratta delle coperture vaccinali nazionali a 24 mesi, per il 2015 e relative ai bambini nati nel 2013 ad esclusione dei vaccini per pneumococco e meningococco in ripresa rispetto agli ultimi due anni. Per tutti gli altri il rischio è altissimo. Dal 2000 al 2013 il cosiddetto esavalente (che contiene anti-difterica, anti-tetanica, anti-pertossica, anti-polio, anti-Hib e anti-epatite B) aveva superato la soglia del 95% di copertura dei neonati, raccomandata dall'Organizzazione mondiale della sanità. Dal 2013 è iniziato invece il calo. I dati del 2015 evidenziano una copertura vaccinale media dell'esavalente, pari al 93,4%: un calo progressivo visto che nel 2014 era al 94,7%, nel 2013 al 95,7%, e nel 2012 al 96,1%.
Secondo gli esperti, il rischio maggiore è per morbillo e rosolia hanno perso il 5% dal 2013 al 2015, passando dal 90,4% all'85,3%. Un dato che rischia di far fallire il piano dell'Oms del 2003 per l'eliminazione globale della malattia, visto che l'Italia non garantisce la giusta copertura. Un dato negativo, confermato anche per le coperture vaccinali nazionali a 36 mesi per l'anno 2015: «I vaccini in ritardo spiegano gli esperti Direzione generale della prevenzione sanitaria - espone questi bambini a un inutile rischio di malattie infettive che possono essere anche gravi». Come correre ai ripari? Con il Piano nazionale di prevenzione vaccinale, che avrà un'offerta vaccinale più ampia.
riproduzione riservata ®

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 12 Ottobre 2016, 05:00