Assolto per sempre il peccato di aborto

Valeria Arnaldi
«Non esiste alcun peccato che la misericordia di Dio non possa raggiungere e distruggere quando trova un cuore pentito che chiede di riconciliarsi con il Padre». Queste le parole con le quali, papa Francesco, nella lettera apostolica Misericordia et Misera, ha riconosciuto a tutti i sacerdoti «per sempre» la facoltà di assolvere il peccato di aborto per tutti: donne e medici che aveva concesso in forma straordinaria per il Giubileo. «Vorrei ribadire con tutte le mie forze ha detto il Papa - che l'aborto è un grave peccato, perché pone fine a una vita innocente». Ma «con altrettanta forza posso e devo affermare» la potenza del perdono di Dio. «Non c'è legge né precetto che possa impedire a Dio di riabbracciare il figlio che torna da Lui riconoscendo di avere sbagliato, ma deciso a ricominciare da capo. Fermarsi soltanto alla legge equivale a vanificare la fede e la misericordia divina».
E ancora: «Comunicare la certezza che Dio ci ama non è un esercizio retorico ma una condizione di credibilità del proprio sacerdozio: noi per primi siamo stati perdonati in vista di questo ministero». Bergoglio permette inoltre di concedere l'assoluzione ai lefebvriani «fino a nuove disposizioni», istituisce una Giornata mondiale dei poveri e una del perdono nella IV domenica di Quaresima, nuove opere per esprimere la misericordia come valore sociale, dispone che ogni diocesi scelga una domenica da dedicare a Bibbia e lectio divina. Fondamentale l'inclusione delle famiglie. «Non possiamo dimenticare che ognuno porta con sé la ricchezza e il peso della propria storia».
riproduzione riservata ®

Ultimo aggiornamento: Martedì 22 Novembre 2016, 05:00