«Abbiamo preso una brutta botta»

Roberto Maroni non usa mezzi termini, la sconfitta della Lega a Varese è stata una botta. E non da poco.
Il Carroccio che questa volta non si presentava con un candidato di partito, ma con un civico, Paolo Orrigoni, sostenuto da tutto il centrodestra, perde la guida della città dopo 23 anni di dominio. Ora tocca alla giunta di centrosinistra guidata da Davide Galimberti. Un risultato inatteso, ma forse in fondo temuto visto che per dare una mano il presidente della Regione ed ex leader del Carroccio si è speso in prima persona come capolista del suo partito. Ma non è bastato. Non molte per la verità le preferenze personali raccolte poco più di 300 e soprattutto un risultato finale difficile da digerire, con Orrigoni in testa dopo il primo turno poi superato. «C'è rammarico forte per la sconfitta a Varese», ha commentato ieri il governatore. Poi ha provato ad analizzare i dati. «Il problema non è stato la composizione della coalizione, il candidato più o meno moderato: tra il primo e il secondo turno devi convincere la gente a tornare a votare. E ciò non è avvenuto da parte nostra, mentre è avvenuto dall'altra parte».
Un problema di mobilitazione insomma, sul quale probabilmente gli esponenti varesini della Lega si confronteranno questa sera in una riunione alla quale Maroni non vuole mancare. «Ci sarò per rincuorare i militanti, è una botta che è stata presa me ne rendo conto. Dobbiamo capire che cosa è successo e cosa fare per tornare a vincere».
Intanto, assicura, lui onorerà l'impegno preso e starà all'opposizione in Consiglio comunale.(E.Stra.)

Ultimo aggiornamento: Martedì 21 Giugno 2016, 05:00