Di Battista papà, il tweet cattivo della giornalista del Giornale

Di Battista papà, il tweet cattivo della giornalista del Giornale
Tutto è nato da questo tweet, scritto mentre la compagna Sahra dava alla luce il primogenito di Alessandro Di Battista, noto deputato del M5S. Una battuta pesante e poco signorile, che ha scatenato non poche polemiche.
 




Laura Cesaretti è una giornalista de Il Giornale pur essendo vicina alla corrente renziana, quella maggioritaria, del Pd. Non ha mai nascosto le sue simpatie politiche e ha anche dichiarato con orgoglio di aver votato 'Sì' al referendum costituzionale dello scorso 4 dicembre: «Avrebbe potuto far uscire l'Italia da una palude».
 




Anche alla luce delle sue opinioni politiche, la donna ha sempre criticato aspramente le opposizioni, 5 Stelle in primis. A volte, però, lo ha fatto oltrepassando certi limiti. Come in questo caso, quando ha rincarato la dose a chi le aveva fatto notare la caduta di stile.
 

 

 

 


Inutile sottolineare come una simile uscita sia stata bersagliata da repliche, battute e insulti più o meno brillanti. Centinaia di utenti, vicini al M5S e non solo, hanno approfittato del tweet choc per attaccare Laura Cesaretti.
 


La giornalista, di chiare idee liberiste, almeno in un primo momento non sembra essersi resa conto del peso del suo tweet.
 

 

 


Alla fine, due giorni dopo, la giornalista ha chiesto scusa per il suo tweet in questo post su Facebook, spiegando che la sua era una battuta volutamente 'cattiva' ma che non si aspettava un simile polverone mediatico.



Poco dopo, però, ha deciso di togliersi qualche sassolino dalla scarpa...



Laura Cesaretti non è nuova a battute fuori luogo su Twitter. Ad esempio, quando morì il giurista Stefano Rodotà, nel giugno scorso, la giornalista decise di uscirsene così, rinfacciando all'ex deputato calabrese l'appoggio per il 'No' al referendum costituzionale e tirando in ballo anche Gustavo Zagrebelski. L'ex giudice e presidente della Corte Costituzionale, così come Rodotà, aveva sostenuto le ragioni del 'No' alla riforma promossa dal governo Renzi. Questo il tweet choc di tre mesi fa, anche se allora la dose venne rincarata meno, come dimostrano i 'botta e risposta' con alcuni utenti.
 

 

Ultimo aggiornamento: Martedì 26 Settembre 2017, 12:07
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