Patrick Zaki: il giovane egiziano è libero

foto

Patrick Zaki, il presidente egiziano Al Sisi concede la grazia. Il giovane egiziano era stato condannato ieri a tre anni di reclusione, come riferito da uno dei 4 legali dell'attivista al termine dell'udienza odierna a Mansura, in Egitto.

Lo riferiscono i media locali, secondo cui è stato graziato anche l'attivista per i diritti umani Mohamed el-Baqer.

La condanna a Patrick Zaki era stata comminata dal Tribunale di emergenza per reati contro la sicurezza dello Stato di Mansoura. Lo ha reso noto su Twitter Hossam Bahgat, attivista egiziano per i diritti umani e fondatore dell'Egyptian Initiative for Personal Rights (Eipr), la stessa ong con cui ha collaborato Zaki.

Secondo Bahgat, Zaki è stato condannato per un post pubblicato nel 2020 e la sentenza non è soggetta ad appello. «Patrick è stato arrestato in tribunale in vista del suo trasferimento alla stazione di polizia di Gamasa», ha aggiunto.

 

Patrick Zaki si è laureato a Bologna con 110 e lode (in collegamento dall'Egitto): «Lo studio è la mia resistenza»

Patrick Zaki nuovo cittadino onorario di Roma, voto all'unamità: "Lo aspettiamo presto"

 

Patrick Zaki condannato tra le urla della mamma e della fidanzata

Zaki ieri era stato portato via dall'aula attraverso il passaggio nella gabbia degli imputati tra le grida della madre e della fidanzata che attendevano all'esterno.

 

 

Zaki avrebbe dovuto scontare altri 14 mesi di carcere

«Calcolando la custodia cautelare» già scontata, «si sarebbe trattato di un anno e due mesi» di carcere: lo ha detto all'Ansa Hazem Salah, uno degli avvocati di Patrick Zaki, riferendosi alla condanna a tre anni pronunciata ieri dopo che il ricercatore egiziano ha passato 22 mesi in custodia cautelare in prigione fino al dicembre 2021.

 

«È una notizia bellissima, lo meritava tantissimo, adesso lo aspetto a Bologna a braccia aperte». Non nasconde la sua gioia e la sua emozione Rafael Garrido Alvarez, compagno di studi e grande amico di Patrick Zaki, per la grazia concessa dal presidente egiziano Abdel Fatah al Sisi all'indomani della condanna del giovane a tre anni di carcere. «Sono molto, molto felice - dice all'Adnkronos - sono state 24 ore molto dure. Dopo la sentenza di ieri che ci aveva lasciati spiazzati e addolorati, questa è una notizia bellissima, Patrick lo merita tantissimo e non vediamo l'ora di rivederlo in Italia. Sono contento per lui e la sua famiglia, che ha vissuto anni terribili, aspettiamo Patrick a Bologna a braccia parte». Alvarez racconta di aver sperato in un atto di clemenza delle autorità egiziane, «ma davvero non sapevo cosa sarebbe potuto succedere dopo una sentenza che non era appellabile».

 

 

La condanna dopo 11 udienze

Zaki, condannato nel corso dell'11ma udienza del processo che lo vedeva imputato per diffusione di notizie false, solo circa due settimane fa aveva conseguito la laurea presso l'Università Alma Mater di Bologna, dove studiava prima di essere arrestato al suo rientro in Egitto. Zaki è stato proclamato dottore lo scorso 5 luglio in videoconferenza presso il dipartimento di Lingue, Letterature e Culture moderne.

 

«Sono stato fortunato ad essere parte dell'Università di Bologna e del comune di Bologna. Sarò per sempre grato per tutto il supporto e l'affetto che ho ricevuto da tutta l'Italia. Spero di tornare presto a Bologna per completare la mia felicità», aveva commentato su Twitter nel giorno della sua laurea a distanza.

 

 

Il legale di Zaki aveva annunciato ricorso per annullare la sentenza

La legale principale di Patrick Zaki ieri aveva annunciato un ricorso contro la condanna a tre anni inflitta al ricercatore e attivista egiziano: «Chiederemo al governatore militare di annullare la sentenza o di far rifare il processo come è avvenuto nel caso di Ahmed Samir Santawy», aveva detto Hoda Nasrallah parlando all'Ansa davanti al palazzo di Giustizia di Mansura dove si è pronunciato il giudice monocratico di una corte per la sicurezza dello Stato.

 

 

Grazia a Zaki, i commenti del mondo politico

«È una grande gioia per Bologna, spero significhi abbracciarlo presto e riaverlo in città. Bisogna ringraziare anche tutti gli attivisti che si sono spesi per Patrick Zaki, Amnesty, il rettore, la professoressa Rita Monticelli, i governi che si sono succeduti e anche l'ultimo governo, che ha dialogato con l'Egitto. Per ora mi fermo qui, attendiamo altre notizie e speriamo che Patrick possa lasciare il Paese per averlo qui, è una grande gioia per Bologna, lo voglio ripetere». Le parole a caldo del sindaco di Bologna, Matteo Lepore.

 

 

«Se ieri era un giorno catastrofico oggi è un giorno di felicità. È importante che Patrick torni a essere libero. Auspichiamo, se questo provvedimento non lo contempla, anche che sia abolito il divieto di viaggio. E questa piazza che si sta riempiendo al Pantheon, se un'ora fa era preoccupata, ora è una piazza felice», spiega Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, commentando la grazia concessa a Patrick Zaki.

 

«È notizia di questi momenti, che Patrick Zaki è stato graziato, penso sia giusto condividerla con tutti i senatori», rivela Filippo Sensi, senatore del Pd, intervenendo in Aula, a Palazzo Madama, tra gli applausi dell'emiciclo.

 

«Un fatto importantissimo. Congratulazioni al Governo e al Ministero degli Esteri per il lavoro svolto» scrive su Twitter Carlo Calenda, leader di Azione commentando la grazia ricevuta da Patrick Zaki.

 

 

 


RIMANI CONNESSO CON LEGGO