Ad aggiudicarselo è stato un collezionista inglese, rimasto anonimo per volontà della casa d'aste Henry Aldridge & Son, che ha gestito la transazione, partita con una riserva fissata tra le 60 e le 80mila sterline e terminata praticamente al doppio, dopo una sfida a colpi di rialzo.
La lettera, datata 13 aprile 1912, fu vergata a poche ore di distanza del fatale contatto fra il transatlantico "inaffondabile" salpato da Southampton verso New York e un iceberg oceanico, avvenuto il 14.
La firma è di Alexander Oskar Holverson, ricco commerciante americano dall'inglese non proprio forbito - come nota la Bbc - ma comunque testimone privilegiato di quel viaggio maledetto. Accomodato in prima classe, fra i 1.500 passeggeri del Titanic, Holverson accenna estasiato al lusso della nave. E tratteggia, con toni estasiati, la figura di John Jacob Astor - l'uomo più ricco dell'epoca - dopo averlo incontrato sul ponte in compagnia della moglie: «Sembra come ogni altro essere umano anche essendo con i milioni di soldi che ha», scrive con venale quanto sgrammaticata ingenuità. Senza sapere che il mare si sarebbe incaricato presto di trasformare le sue parole in una profezia.
Ultimo aggiornamento: Domenica 22 Ottobre 2017, 14:33
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