Spagna, la nuova battaglia del premier Pedro Sánchez: «Vogliamo tornare ad abolire la prostituzione, che schiavizza le donne». Un annuncio che però non trova tutti favorevoli.
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L'intenzione del governo spagnolo è tornare al periodo precedente al 1995, quando fu depenalizzata la prostituzione. Il premier Sánchez lo ha annunciato al termine del congresso del Psoe a Valencia. Da 26 anni, in Spagna, la prostituzione è stata depenalizzata anche se restano i reati di favoreggiamento e sfruttamento. Un rapporto del 2011 aveva collocato la Spagna al terzo posto nel mondo, dopo Thailandia e Porto Rico, tra i Paesi dove la prostituzione è maggiormente diffusa.
In Spagna, da quando la pratica è stata depenalizzata c'è stato un vero e proprio boom, con circa 300mila prostitute attive. Si stima inoltre che fino al 39% degli spagnoli abbia avuto rapporti sessuali con prostitute. Secondo varie analisi, tuttavia, oltre l'80% delle prostitute in Spagna sono vittime di mafie e organizzazioni criminali. Secondo l'associazione Cats, che fornisce assistenza alle prostitute nella Spagna sudorientale, l'abolizione completa del mercato del sesso a pagamento è molto improbabile, mentre un ritorno alla criminalizzazione rischierebbe di marginalizzare ulteriormente le lavoratrici del sesso.
Ultimo aggiornamento: Martedì 19 Ottobre 2021, 15:44
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