Bruciata viva perché non voleva sposare suo cugino. Una violenza da medioevo, quella che si è consumata nei confronti di una ragazza di 22 anni, nel fiore della sua gioventù, uccisa a Lahore, in Pakistan. La giovane di nome Kiran, era stata promessa in matrimonio a suo cugino, obbligata a sposarlo nonostante non volesse farlo.
La 22enne ha opposto la sua volontà, fino alla fine, pochi giorni prima della cerimonia nuziale. Il fidanzato, suo cugino, non ha accettato la decisione, e forte dell'aiuto di due complici, è entrato in casa di Kiran con una tanica di benzina.
Bruciata dal cugino
Kiran è stata cosparsa di benzina dal cugino, che ha acceso una fiamma e l'ha bruciata viva. La giovane è stata soccorsa e portata in ospedale, ma le ferite gravissime su tutto il corpo erano troppe per permetterle di sopravvivere alla barbara crudeltà. La polizia ha arrestato i tre uomini coinvolti nell'omicidio.
In Pakistan, paese ultra conservatore, è considerato un crimine la scelta di una donna di sposare liberamente un uomo o rifiutare la proposta di matrimonio organizzata dai genitori e le donne che si oppongono, spesso sono uccise in nome dell'onore.
Denuncia social
Se prima dei social le uccisioni di donne, passava quasi inosservata, ora il faro dell'opinione pubblica internazionale si è acceso, permettendo di denunciare questi atti criminali.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 26 Ottobre 2022, 19:44
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