Malta, il figlio della giornalista uccisa: «Siamo in uno Stato mafioso»

Malta, il figlio della giornalista uccisa: «Siamo in uno Stato mafioso»
«Siamo in uno Stato mafioso...dove vieni fatto a pezzi per il solo fatto di esercitare i tuoi diritti fondamentali e le tue libertà». Sono alcuni passaggi dello sfogo su Facebook di Matthew Caruana Galizia, figlio della giornalista e blogger 53enne, uccisa ieri a Bidnija, nell'isola di Malta, da una bomba che ha fatto saltare in aria la sua auto. Il giovane lancia pesanti accuse, parla di «cultura dell'impunità» proliferata nell'isola dopo l'arrivo del premier Joseph Muscat, che definisce un «pagliaccio» «che ha riempito il suo ufficio di corrotti, la polizia di corrotti e imbecilli, i tribunali di corrotti e incompetenti».

«Mia madre è stata assassinata - prosegue - perché si è trovata in mezzo tra lo stato di diritto e coloro che hanno cercato di violarlo, come molti giornalisti coraggiosi. Ma lei è stata colpita perché era l'unica a farlo. Questo è ciò che accade quando lo Stato è incapace: l'ultima persona che rimane in piedi spesso è una giornalista. E quindi è la prima persona che deve morire».

Ultimo aggiornamento: Martedì 17 Ottobre 2017, 14:02
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