Deso Dogg, il rapper tedesco dell'Isis ucciso in un raid aereo in Siria

Deso Dogg, il rapper tedesco dell'Isis ucciso in un raid aereo in Siria
Da tempo non si avevano più notizie di lui e ora un'indiscrezione di Site ha rivelato che il tedesco Denis Cuspert, noto col nome d'arte da rapper di Deso Dogg e ritenuto un miliziano dell'Isis, sarebbe stato ucciso durante un raid aereo avvenuto in Siria.



La notizia è stata diffusa su Twitter da 'Site Intelligence Group', organizzazione che monitora le attività dei gruppi jihadisti sul web, citando un rapporto diffuso dalla Wafa Media Foundation, un portale legato all'Is. Secondo Site, Cuspert sarebbe rimasto ucciso in un attacco aereo eseguito ieri sulla città di Gharanij, nella provincia orientale di Deir Ezzor. La Wafa Media Foundation aggiunge che il rapper aveva riportato numerose ferite durante l'assedio di Raqqa. Inserito dagli Stati Uniti nella lista nera dei terroristi come jihadista e reclutatore per l'Is, Cuspert è stato più volte dato per morto in questi anni. Nel 2016 il Pentagono aveva smentito la sua uccisione, data per certa, in un raid nei pressi di Raqqa.
 



 



Nato a Berlino nel 1975 da madre tedesca e padre del Ghana, Cuspert si era convertito all'Islam nel 2007 e aveva pubblicato tre dischi fra il 2006 e il 2009 con il nome di Deso Dogg. La sua affiliazione all'Is risalirebbe al 2012. In questi anni il rapper è apparso in vari video di propaganda jihadista, compreso uno in cui tiene in mano una testa mozzata e in cui compaiono i corpi di tre uomini uccisi. Il rapper, che dopo la conversione si faceva chiamare Abu Talha al-Almani, affermava che erano stati condannati a morte perché si opponevano allo Stato Islamico. Nel 2015 Cuspert era stato protagonista anche di un altro video di minacce contro la Germania. Il filmato conteneva immagini degli attentati di Parigi e l'esortazione ai seguaci dell'Is in Germania a trarne ispirazione. «Anche se sei in Europa, fai il tuo jihad, Allah ti ricompenserà», cantava il rapper.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 19 Gennaio 2018, 12:54