Non ha gambe né braccia, il controllore gli chiede il certificato d'invalidità: la disavventura del nuotatore Croizon

Non ha gambe né braccia, il controllore gli chiede certificato d'invalidità: la disavventura del nuotatore Croizon

di Rachele Grandinetti
«TER Rouen Paris quando un controllore chiede il mio certificato di invalidità per verificare… cosa esattamente? E non è uno scherzo». È il post di Philippe Croizon che, con hashtag “triste” e “tutto può succedere”, racconta sui social la spiacevole vicenda che l’ha visto protagonista a bordo di un treno. Stiamo parlando del poli-handicappato diventato uno sportivo dalle grandi gesta proprio dopo aver subito l’amputazione di tutti e quattro gli arti. Aveva 26 anni quando una scarica di 20mila volt gli ha attraversato il corpo mentre cercava di sistemare l’antenna tv di casa. Philippe è sopravvissuto: ha dovuto rinunciare a braccia e gambe ma, da allora, ha iniziato un nuovo cammino. Croizon è l’uomo che, tra le altre cose, ha attraversato la Manica a nuoto nel 2010.
 


La richiesta del controllore ha scatenato l’ira degli altri passeggeri e l’indignazione della rete a suon di post per niente gentili. Eppure, come ha continuato a scrivere lo stesso Philippe, «volevo prendere le cose con umorismo e non arrivare agli insulti. Questo gentiluomo ha potuto avere un brutto giorno, può essere stanco, non lo so. Generalmente con il Sncf va bene».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 25 Settembre 2017, 15:13
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