Con la comparsa delle varianti inglese e sudafricana del Covid-19, l'interrogativo è uno: i vaccini finora scoperti saranno efficaci anche contro queste varianti, oltre che contro il ceppo principale? A rispondere al problema è l'azienda americana Moderna, che sta producendo uno dei due vaccini attualmente in commercio nell'Unione europea. Secondo Moderna il vaccino sembra «mantenere un'attività neutralizzante» contro le varianti emergenti di Sars-CoV-2, in particolare quelle di Regno Unito e Sudafrica.
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In una nota Moderna illustra i primi risultati emersi da studi condotti in vitro con i sieri di vaccinati, «che mostrano attività contro più ceppi» del virus. «La vaccinazione con il vaccino Moderna ha prodotto titoli neutralizzanti contro tutte le principali varianti emergenti testate, comprese 'B.1.1.7' e 'B.1.351', identificate per la prima volta rispettivamente nel Regno Unito e nella Repubblica del Sud Africa», evidenzia l'azienda riportando alcuni risultati del lavoro scientifico disponibile al momento in versione pre-print.
La terza dose o il vaccino 'booster'
Moderna ha aggiunto che testerà una dose aggiuntiva di richiamo del suo COVID-19 Vaccine (mRNA-1273) per studiare la capacità di aumentare ulteriormente la risposta immunitaria contro le varianti.
Inoltre Moderna sta procedendo nello studio di un nuovo candidato vaccino contro il Covid (rispetto a quello già approvato), di tipo booster (definito mRNA-1273.351), contro la variante sudafricana. Il vaccino Moderna nella versione attuale è efficace, spiega l'azienda, per garantire la protezione dalla variante, ma in misura minore rispetto alla risposta del sistema immunitario ottenuta contro la variante inglese. Contro la variante sudafricana si è riscontrata «una riduzione di sei volte dei titoli anticorpali neutralizzanti. Ma i livelli rimangono al di sopra dei valori che ci si aspetta siano protettivi».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 25 Gennaio 2021, 16:04
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