Corea del Nord, nuovi lanci di satelliti e sanzioni unilaterali. Manovre antimissile per Seul e Tokyo

Corea del Nord, nuovi lanci di satelliti e sanzioni unilaterali. Manovre antimissile per Seul e Tokyo
La Corea del Nord sta lavorando al lancio di due nuovi satelliti: l'indiscrezione arriva dalla Rossiyskaya Gazeta, che cita Vladimir Khrustalev, esperto militare che di recente ha incontrato a Pyongyang funzionari della National Aerospace Development Administration.





Uno dei due satelliti pesa più di 100 chilogrammi, ha aggiunto la testata russa, ed è finalizzato all'osservazione terrestre con la capacità di risoluzione di diversi metri. L'altro, invece, da mandare in orbita spaziale, è dedicato alle comunicazioni satellitari e ha un peso superiore a una tonnellata. Secondo Khrustalev il piano è credibile alla luce dei passi in avanti fatti dalla Corea del Nord nelle tecnologie dei missili come emerso da ultimo nell'Hwasong-15 provato con successo a novembre. È di febbraio 2016 l'ultimo satellite lanciato dal Nord, parte del progetto di sviluppo spaziale nell'ambito dei «legittimi» diritti di Stato sovrano, ma accusato di essere un modo per testare tecnologie a fini militari.

MANOVRE ANTIMISSILE DI SEUL E TOKYO Corea del Sud, Usa e Giappone hanno dato il via alla due giorni di manovre congiunte finalizzate alla rilevazione di missili nemici, nel mezzo delle tensioni legate alla minaccia balistica e nucleare di Pyongyang. Il teatro delle operazioni, ha reso noto il Comando di Stato maggiore di Seul, sono le acque tra la penisola coreana e il Giappone. Le manovre militari coinvolgono alcuni dei cacciatorpedinieri dotati di tecnologie anti-missile Aegis dei tre Paesi: Seoae Ryu Seong Ryong (Corea del Sud), Stethem e Decatur (Usa), e Chokai (Giappone). Al centro delle operazioni ci sono le simulazioni al computer per rilevare e seguire la traiettoria di possibili missili lanciati dal Nord, ha precisato il Comando di Stato maggiore. Si tratta del sesto ciclo di esercitazioni combinate in base al 48/mo Security Consultative Meeting definito dai capi della Difesa di Washington e Seul nel 2016, che hanno avuto inizio a giugno dello scorso anno. L'appuntamento è maturato a stretto giro dalla nuova impennata di tensione legata al test del vettore balistico intercontinentale dello scorso mese, rivendicato da Pyongyang come il «più potente» mai messo a punto, capace di colpire ogni parte degli Usa trasportando una testata nucleare.

SANZIONI UNILATERALI DELLA COREA DEL SUD La Corea del Sud ha annunciato la immediata operatività di nuove sanzioni unilaterali contro la Corea del Nord in risposta al lancio effettuato il 29 novembre del missile balistico intercontinentale Hwasong-15. Lo scopo, ha spiegato il ministero degli Esteri in una nota, è tagliare i canali di finanziamento dei programmi balistici e nucleari di Pyongyang. A tal proposito, 20 organizzazioni del Nord sono finite nel mirino, tra cui banche e società di trading, mentre sono 12 gli individui direttamente interessati, inclusi alcuni funzionari dell'intelligence militare. Si tratta, nel complesso, del secondo pacchetto di misure deciso dall'amministrazione del presidente Moon Jae-in, in carica da maggio. Il primo, infatti, è del 6 novembre, giorno che ha preceduto la visita in Corea del Sud del presidente americano Donald Trump.
Il ministero dell'Unificazione di Seul, che ha in carico i rapporti con il Nord, ha precisato che le misure aiuteranno a rafforzare l'effettività dell'applicazione delle sanzioni definite dalle risoluzioni dell'Onu valendo come monito sui rischi legati a chi fa affari con Pyongyang. «Facendo questo, crediamo che la mossa possa aiutare la comunità internazionale a evitare di avere rapporti commerciali sospetti con il Nord e a prendere un atteggiamento prudente contro gli accordi Pyongyang», ha spiegato il portavoce del ministero, Baik Tae-hyun. Nonostante le intenzioni, l'imposizione di nuove sanzioni - peraltro già varate dagli Usa - ha un carattere poco più che simbolico avendo Seul rapporti ormai nulli col Nord, limitati all'invio di aiuti umanitari di beni di prima necessità. La precedente amministrazione della presidente deposta Park Geun-hye aveva deciso misure unilaterali due volte contro il Nord nel 2016, in risposta ai test nucleari quattro e cinque.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 11 Dicembre 2017, 08:47
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