Chi è Steve Bannon, l'ex stratega di Trump che ama Mussolini, la Lega e il M5S

Chi è Steve Bannon, l'ex stratega di Trump che ama Mussolini, la Lega e il M5S
«Beppe Grillo è un genio, ha saputo sfruttare la rabbia e partendo dal nulla è arrivato al 32%. Salvini è stato comunista, sa cosa vuole il popolo». Non è certo un mistero la simpatia di Steve Bannon per i partiti di destra e populisti di tutto il mondo, come dichiarato dal diretto interessato. Ecco chi è l'ex stratega di Donald Trump, al centro dello scandalo di Facebook e Cambridge Analytica.

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Se in Italia i due partiti sono ancora distanti, Bannon è probabilmente il più accanito sostenitore della necessità di un'alleanza di governo tra la Lega e il M5S. «Sono espressioni diverse dello stesso fenomeno, che superano insieme la metà dei votanti» - aveva dichiarato qualche giorno fa al direttore de La Stampa, Maurizio Molinari - «Matteo Salvini rappresenta il Nord, ovvero tre quarti del Pil nazionale, mentre Luigi Di Maio propone il reddito di cittadinanza, una versione dell'economia sussidiata, che manderà in fallimento le casse pubbliche in meno di due anni. La realtà è che Di Maio guarda a sinistra, vuole essere come Obama e Macron e cerca per questo l'intesa col Pd, mentre Salvini sta con il popolo, ha un cuore, essendo stato comunista e pensa solo a combattere libero commercio e migranti. Alla fine, credo prevarranno le posizioni di Salvini».



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Non sono solo i partiti populisti italiani a stuzzicare le fantasie di Bannon, che non nasconde di essere affascinato dalla figura di Benito Mussolini: «Era chiaramente amato dalle donne, era apprezzato dagli uomini. Era così virile. Aveva persino un buon gusto nel vestire, basta pensare a quelle uniformi. Il populismo di oggi non può però essere paragonato al fascismo, sono solo stronzate teoriche, elucubrazioni della stampa. Anche i Gracchi erano populisti, ma non erano mica fascisti. Le élite hanno paura che il popolo si ribelli, ed è quello che è accaduto nelle elezioni italiane».



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Bannon, già direttore del magazine ultraconservatore Breitbart News, è invece oggi accusato di aver supervisionato la raccolta dati degli utenti di Facebook da parte di Cambridge Analytica ancora prima di diventare, nel 2016, il consigliere elettorale di Donald Trump durante la campagna presidenziale. La vicenda, ancora poco chiara, potrebbe riguardare anche l'esito referendario della Brexit in Gran Bretagna, ma non è un mistero che questo esperto comunicatore e analista sia un convinto sostenitore del populismo e della destra, come certifica anche la sua collaborazione con il Front National di Marine Le Pen in Francia.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 21 Marzo 2018, 12:57
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