«Burnout al lavoro, l'ho risolto con un weekend in cui non ho fatto assolutamente nulla: ho solo pensato. Sono tornata piena di energia»

Quel fine settimana non ha acceso la tv né il computer e il libro che aveva portato è rimasto chiuso sul comodino

«Burnout al lavoro, l'ho risolto con un weekend in cui non ho fatto assolutamente nulla: ho solo pensato. Sono tornata piena di energia»

di Redazione Web

Il lavoro causa stress. Non importa se ha a che fare con la nostra passione, se ci piace o lo detestiamo: anche il nostro sogno più grande ci richiederà impegno, energia e costanza per raggiungere gli obiettivi prefissati (da noi o da altri). Per quanto riguarda la quantità di pressione che si può sostenere, dipende molto dalle persone: c'è chi riesce a mantenere un buon equilibrio interiore e sa quando è il momento di fare un passo indietro e chi, invece, arriva al momento di rottura senza neppure accorgersene.

Il burnout, quella sensazione di completo esaurimento sia a livello fisico che mentale derivata dal troppo lavoro, sembra colpire sempre più persone, al giorno d'oggi. Come fare per rimettersi in carreggiata? I metodi sono tanti e diversi a seconda della situazione, ma il filo rosso che sembra collegarli è la necessità di premere il tasto "pausa" e prendere... un respiro. 

Jennifer Billock è un'imprenditrice che ha condiviso la sua esperienza in proposito. L'amore per la sua carriera non le ha impedito di ritrovarsi più di una volta ad avere a che fare con il burnout. Finora le soluzioni sono state effimere e temporanee, ma questa volta ha trovato la soluzione ideale: qualche giorno di nulla assoluto con i suoi pensieri come unica compagnia e passatempo. 

Il weekend di "nulla"

Jennifer dichiara a Business Insider di amare il suo lavoro: «Sono un'imprenditrice seriale e adoro farmi venire idee su nuovi business e pianificare come portarle avanti.

Ho una carriera come giornalista freelance, insegno scrittura tramite corsi online. Spendo parte del mio tempo a fare editing, a scrivere libri e come mentore per altri freelancer. In pratica, ho una vita molto impegnata, ma sono io a organizzare la mia giornata e non tornerei mai a un full time in azienda»,

Eppure, ammette di essere spesso vittime della sensazione di burnout: «A volte non riesco a trovare la motivazione. Il mio cervello smette di funzionare, non ho idea, sono esausta e non riesco ad alzarmi dal letto prima di mezzogiorno». La situazione si è fatta particolarmente difficile alla fine del 2023, quando l'incapacità di concentrarsi l'ha portata addirittura a detestare il suo lavoro. 

Nel tentativo di ritrovare l'ispirazione, Jennifer è partita per un fine settimana in un hotel sul lago. La sua speranza era che cambiare ambiente potesse aiutarla a portare avanti il lavoro senza distrazioni: «Credetemi, avevo intenzione di lavorare. Ho portato il computer, l'ho collegato in stanza e accanto ho appoggiato la lista con gli obiettivi. Poi, mi sono seduta sul letto per rilassarmi un minuto e... ci sono rimasta per tutto il fine settimana. La televisione era spenta, il libro è rimasto sul comodino.  Sono stata lì, seduta, a pensare. Nient'altro. A volte guardavo fuori dalla finestra dove c'era una pista da pattinaggio e una meravigliosa vista sul lago». 

Non aveva programmato questo approccio, ma alla fine ha funzionato: «Prendermi il tempo per non fare altro se non pensare mi ha dato modo di riflettere su come migliorare la mia situazione. Ho deciso di mandar via un impiegato part-time di cui non apprezzavo lo stile comunicativo e che non valeva i miei soldi. Ho deciso di non lavorare più con un cliente che continuava a cambiare idea. Ho lavorato... ma con la mente, girando e rigirando idee per promuovere, pianificare». 

Quel silenzio era ciò di cui Jennifer aveva bisogno. Al ritorno era di nuovo energica, innamorata del proprio lavoro e piena di idee per diminuire lo stress e risolvere i problemi. 


Ultimo aggiornamento: Lunedì 25 Marzo 2024, 10:49
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