WhatsApp non è un'app sicura, soprattutto per i bambini. L'applicazione messaggistica di Meta nell'ultimo periodo si trova al centro di un caso che vede come protagonisti i bambini, che vengono inseriti all'interno di un gruppo dove si incita all'autolesionismo, alla violenza sessuale e al razzismo. Nella chat sono presenti più di 900 minori provenienti da diverse parti del mondo e tre di questi sono già stati ricoverati in Inghilterra perché hanno provato a farsi del male.
«Mi sono sentita male non appena ho visto i contenuti di quella chat - ha dichiarato una mamma -. Ho subito fatto uscire mia figlia 12enne dal gruppo, ma sono davvero molto preoccupata per questo fatto. È terrificante».
Cosa è successo
Anche se WhatsApp ha abbassato l'età di accesso alla piattaforma, da 16 a 13 anni, sono comunque tanti i minori che riescono a utilizzare l'applicazione e a entrare in contatto con persone sconosciute.
Per il momento, l'app di messaggistica di Meta ancora non ha dichiarato la sua posizione al riguardo, mentre la polizia inglese ha invitato i genitori a segnalare tutti i movimenti più sospetti dei loro figli per arrivare più facilmente ai creatori di questo gruppo.
La preoccupazione dei genitori
Sono stati tanti i papà e le mamme che hanno dichiarato la loro preoccupazione al riguardo. Alcuni sono stati intervistati dalla BBC, alla quale hanno spiegato: «Quando abbiamo visto che nostro figlio messaggiava su questo gruppo, gli abbiamo subito sequestrato il telefono. Abbiamo visto le foto e i messaggi che si scambiano, sono contenuti che nessun bambino dovrebbe vedere».
Mentre altre mamme hanno dichiarato: «Ci è venuto il voltastomaco a vedere queste cose, i nostri bambini non sono al sicuro finché entrano così facilmente sui social. Speriamo vivamente che le autorità riescano a fare qualcosa e a trovare i colpevoli».
Ultimo aggiornamento: Sabato 13 Aprile 2024, 11:04
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