La compagnia americana proprio oggi ha annunciato risultati record per il secondo trimestre, con un utile salito a 1,443 miliardi di dollari, in crescita del 39,3% rispetto allo stesso periodo del 2018. Atlantia potrebbe entrare in Alitalia da sola oppure con il gruppo Toto, ancora in partita, e con una quota paritaria. Sulla holding dei Benetton è quindi definitivamente caduto il veto del M5S. Dopo che ieri il vicepremier Luigi di Maio aveva detto che su Atlantia non c'erano pregiudizi, oggi altri due esponenti di punta del movimento gli hanno fatto eco. «Se Atlantia ha interesse ad entrare nel capitale di Alitalia presenti un'offerta e verrà valutata come tutte le altre», ha detto il capogruppo M5s al Senato, Stefano Patuanelli. «Se dovesse presentare una manifestazione di interesse, questa sarà valutata, anzitutto da parte di Fs da un punto di vista tecnico, industriale e finanziaria, senza alcun pregiudizio o preconcetto», ha aggiunto il collega Andrea Cioffi, sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico. Tuttavia tutto il fronte grillino resta compatto nel ribadire che «non ci può essere uno scambio» con Atlantia circa la revoca della concessione ad Autostrade. «Il coinvolgimento di Atlantia in Alitalia non può e non deve intrecciarsi con quella del Ponte Morandi», ha detto durante il Question Time al Senato il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Danilo Toninelli.
Il ministro ha anzi puntualizzato che occorre «procedere con la risoluzione unilaterale» della concessione e ciò non comporterebbe nemmeno un indennizzo ad Atlantia.
Infatti «l'articolo 9-bis della Convenzione, secondo la relazione degli esperti, è nullo perché, rispetto ai motivi della risoluzione anticipata, non distingue tra quelli imputabili al concedente, quelli legati all'interesse pubblico e quelli connessi all'inadempimento del concessionario, distinzione che invece è contemplata nel Codice dei contratti», ha spiegato Toninelli. Poi «quella clausola è eccentrica rispetto al sistema della responsabilità contrattuale e manifestamente nulla sotto vari profili, inoltre garantisce a una delle parti una condizione di sostanziale immunità e privilegio», ha aggiunto il ministro, sottolineando che «l'articolo 1229 del codice civile sanziona con la nullità qualunque patto che escluda o limiti la responsabilità del debitore per dolo o colpa grave». E i giuristi del gruppo di lavoro chiamati ad esprimersi sulla responsabilità di Autostrade nel crollo del ponte Morandi hanno giudicato l'inadempimento «di particolare gravità» e «definitivo», ha ribadito nell'aula del Senato Toninelli.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 11 Luglio 2019, 20:50
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