«Bollette a 28 giorni inaccettabili». Ultimatum di Calenda alle compagnie telefoniche

«Bollette a 28 giorni inaccettabili». Ultimatum di Calenda alle compagnie telefoniche
La questione delle bollette a 28 giorni, invece che a 30, nel campo delle telecomunicazioni, «è una cosa che va messa a posto il più rapidamente possibile, perché è una cosa inaccettabile». Così il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda. A chi gli chiedeva della possibilità di intervenire sulla questione con un emendamento in manovra, ha ribadito che occorre trovare una soluzione «il più rapidamente possibile».


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Nei giorni scorsi Alessia Morani, vicepresidente del gruppo Pd alla Camera, ha depositato una proposta di legge per mettere fine alla pratica, adottata da alcuni operatori di telefonia e pay tv, di inviare bollette con una cadenza di 28 giorni. «Il testo - ha spiegato Morani - introduce, dunque, l'obbligo della fatturazione dei servizi su base mensile; dispone un irrobustimento dei poteri di vigilanza da parte delle competenti Autorità; un aumento delle sanzioni da queste ultime comminabili e la restituzione delle somme indebitamente percepite da parte degli operatori in caso di violazione dell'obbligo di cadenza mensile. Infine, limita la possibilità di modificare, da parte delle aziende di comunicazione elettronica, in modo unilaterale le condizioni contrattuali: le modifiche unilaterali saranno ammesse solo con un giustificato motivo obbiettivo».

«Mi auguro che il governo, anche alla luce dell'impegno assunto dalla Ministra Finocchiaro durante il question time di metà settembre a risolvere questo problema, al fine di garantirne l'approvazione, inserisca le norme nella Legge di
Bilancio. Se così non fosse, comunque, inseriremo la proposta sotto forma di emendamento alla stessa legge di Bilancio», aveva concluso Morani. 

 
Ultimo aggiornamento: Martedì 17 Ottobre 2017, 19:42
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