Tutto in un giorno: a Brindisi e Fasano è l’ora dei ballottaggi
di Francesco RIBEZZO PICCININ
A sfidarsi a Brindisi saranno Nando Marino e Angela Carluccio. Il primo, candidato del “centrosinistra allargato”, ha il sostegno di Partito Democratico, Unione di Centro, Area Popolare e La Puglia in Più ma anche delle civiche Nando Marino Sindaco, Rinasce Brindisi e Cantiere Giovani. La seconda, invece, è candidata per il centro moderato, con il sostegno di Conservatori e Riformisti, Impegno Sociale, Noi Centro, Democratici per Brindisi e Brindisi Prima di Tutto.Marino parte da una situazione di vantaggio, avendo ottenuto nel primo turno il 32,08%, con un totale di 15.474 preferenze mentre la sua avversaria, la Carluccio, si è fermata al 24,61%, per un totale di 11.872. Con una differenza di 3.600 voti, il candidato del centrosinistra allargato parte obiettivamente avvantaggiato ma la convinzione della coalizione moderata è che vi sia spazio per un recupero.
Completamente differente la sfida di Fasano. Qui, il sindaco uscente Lello Di Bari, sostenuto da Forza Italia, Conservatori e Riformisti, Fratelli d’Italia e dalla civica “Liberi di...”, è stato clamorosamente bocciato, non riuscendo a superare il primo turno. Ora, quindi, a correre ci sono il candidato del centrosinistra Francesco Zaccaria, sostenuto da Partito Democratico, Fasano 2016, Altrementi, Movimento in Comune, Circoli Nuova Fasano e La Casa del Cittadino, e Giacomo Rosato, sostenuto da Fasano Democratica e Noi ci Siamo.
Entrambe le campagne elettorali, a dire il vero, sono state piuttosto burrascose. A Brindisi fin dall’inizio, a Fasano invece solo nelle ultime ore. Nel capoluogo, i candidati si sono affrontati soprattutto sul campo della legalità e della trasparenza, con scambi di accuse al vetriolo. A Fasano, invece, la polemica è scoppiata sui social, ma hanno tenuto banco anche le decisioni del Movimento 5 Stelle e della coalizione guidata da Lello Di Bari. Unendo i voti di entrambi, infatti, si toccano quasi i 10mila voti. Ma sia i pentastellati che il centrodestra hanno lasciato libertà di coscienza. Proprio come, a Brindisi, hanno fatto Riccardo Rossi, Nicola Massari e Stefano Alparone, mentre in diverse occasioni Simona Pino D’Astore aveva invitato all’astensione.
Ultimo aggiornamento: Domenica 19 Giugno 2016, 23:25
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