Si decide la sorte dei lupi: mercoledì 6 Conferenza Stato-Regioni. Le Ong: "“No abbattimenti”

di Remo Sabatini

Non la mandano certo a dire, quelli della LAV che, in queste ore, si stanno mobilitando, insieme a Lipu, Enpa, PAE e alle altre associazioni animaliste per ribadire il proprio dissenso contro l'abbattimento del lupo nel nostro Paese. Una corsa contro il tempo che potrebbe segnare il destino del lupo in Italia.

Domani, infatti, è previsto un nuovo incontro della Conferenza Stato Regioni in via della Stamperia, a Roma, che, a sorpresa e con pochissime ore di preavviso, ha inserito il voto relativo a quel famigerato Piano lupi che tanto aveva fatto discutere e manifestare negli incontri scorsi e che avevano visto, dopo la marcata protesta popolare, la maggioranza delle Regioni pronunciarsi contro gli abbattimenti. Anche per questo, l'improvviso inserimento all'ordine del giorno della questione lupi, è stato un vero e proprio fulmine a ciel sereno.

"Domani, ribadisce la LAV, si voterà il Piano che, se approvato, consentirà l'abbattimento dei lupi italiani.

Approvarlo, significherebbe cedere al ricatto di chi ha già ucciso, decapitato, impiccato dei lupi e vuole che questi delitti diventino legali". "L'improvvisa e repentina decisione, da parte della Conferenza Stato Regioni, di inserire il voto relativo al lupo, sottolinea una portavoce del Partito Animalista Europeo, non ci ha dato nemmeno il tempo tecnico necessario per richiedere le autorizzazioni previste dalla legge, per manifestare. Mossa studiata a tavolino?". L'Enpa, nel frattempo, ha ricevuto oltre 200mila adesioni per la mail bombing contro il Ministro Galletti. Così, con il mondo dei social in fermento e che vorrebbe stanziamenti per salvaguardare le greggi e il bestiame, come cani da guardania, recinzioni e vigilanza, piuttosto che riarmare le doppiette, anche la LAV si rivolge direttamente a Galletti e rilancia con l'hashtag #CACCIAUNNO.