I pesci dell'Atlantico del Nord sono imbottiti di plastica

I pesci dell'Atlantico del Nord sono imbottiti di plastica

di Remo Sabatini
Tre su 4. È la drammatica percentuale risultante da una Ricerca della National University of Ireland e pubblicata dall'autorevole Frontiers in Marine Science che ha riguardato i pesci che vivono nei mari dell'Oceano Atlantico Nord Occidentale. Lo studio, battuto anche dall'agenzia Ansa, ha preso in esame il contenuto dello stomaco di alcuni pesci di quelle aree che vivono tra i 200 e i 1000 metri di profondità e che, nelle ore notturne, salgono in superficie per continuare a nutrirsi. Il 73% dei campioni analizzati, è risultato contaminato dalla microplastica. La drammatica notizia conferma, semmai ve ne fosse ancora bisogno, quanto grave sia la situazione legata all'inquinamento del pianeta blu.

COSA SONO LE MICROPLASTICHE. Piccolissime, visibili a stento all'occhi nudo più esperto, derivano tra gli altri, da residui di tessuti e pile o, caso ben più pericoloso in quanto finiscono direttamente negli scarichi (anche domestici) da cosmetici come gli esfolianti per viso e corpo, struccanti, vernici, dentifricio e detergenti per il bucato. Veleni invisibili e pericolosissimi che stanno trasformando anche il nostro Mediterraneo, in una vera e propria "zuppa di plastica". Una zuppa che, confusa dalle creature marine per il prezioso plancton, l'alimento fondamentale e alla base della Catena alimentare marina, viene inconsapevolmente e avidamente ingerita.

UN MONDO DI PLASTICA. Ogni anno, nel mondo, vengono prodotti oltre 300 milioni di tonnellate di plastica.
Di queste, 13 milioni finiscono in mare.

Ultimo aggiornamento: Martedì 20 Febbraio 2018, 18:39
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