Zucchero, i rischi di un consumo elevato: allarme ansia e depressione

Zucchero, i rischi di un consumo elevato: allarme ansia e depressione

di Eleonora Giovinazzo
Oltre a minare la salute del cuore, quella dei denti e la forma fisica, troppo zucchero potrebbe influenzare negativamente anche la salute psicologica. L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda che la quantità di zuccheri - come amido, glucosio, fruttosio - non superi più del 5/10% dell’apporto calorico quotidiano. 

I ricercatori dell’University College London hanno confrontato la quantità di zucchero assunta dai partecipanti all’indagine con il loro umore. I dipendenti britannici (5mila uomini e 2mila donne) che si sono sottoposti allo studio sono stati monitorati dal 1985 al 1988, compilando questionari anche negli anni successivi. Gli studiosi hanno esaminato i dati dello studio in cerca di una correlazione tra consumo di zuccheri e ansia/depressione. La ricerca, pubblicata sulla rivista Scientific Reports, ha evidenziato che grandi quantità di zucchero possono essere associati allo sviluppo di disturbi mentali comuni, principalmente nel caso degli uomini. 

Il consumo eccessivo di dolci e bibite zuccherate sarebbe dunque associato all’insorgenza di disturbi mentali come ansia e depressione. L’evidenza, al momento, è stata riscontrata prevalentemente nel caso degli individui di sesso maschile, ma questo potrebbe essere legato alla scarsa rappresentanza femminile nel campione preso in esame. 

“Una delle ragioni potrebbe essere la scarsa rappresentanza femminile del campione preso in esame - ha commentato al Guardina la coordinatrice della ricerca, Anita Knuppel - ragionando su numeri maggiori i risultati potrebbero infatti riallinearsi. Anche se diversi sondaggi hanno comunque confermato che, mediamente, le donne tendono a consumare meno zuccheri nella loro dieta rispetto agli uomini”. La ricerca farebbe emergere inoltre che la correlazione tra un maggior consumo di zuccheri e disturbi psicologici non sarebbe giustificata dal fatto che chi è già depresso tenda a mangiare più dolci.

Alcuni dubbi sono stati infine sollevati dal professore emerito del King's College di Londra, Tom Sanders, che ha sottolineato al Guardian la difficoltà nel distinguere gli effetti sulla salute mentale degli zuccheri, rispetto ad altre forme di carboidrati complessi, in quanto anche questi ultimi "sono ridotti a zuccheri semplici nel fegato prima che vengano assorbiti".
Ultimo aggiornamento: Martedì 7 Novembre 2017, 00:12
© RIPRODUZIONE RISERVATA