Anoressia e obesità mettono ko l’allopregnanolone, la molecola del buonumore

Anoressia e obesità mettono ko l’allopregnanolone, la molecola del buonumore

di Eleonora Giovinazzo
Una ricerca condotta dall’Università dell’Illinois e pubblicata sulla rivista Neuropsychopharmacology sostiene che tra i responsabili di ansia e depressione possa nascondersi anche il peso. Nello specifico, uno squilibrio del peso. Anoressia e obesità sarebbero infatti legate a una carenza di allopregnanolone, ossia l’ormone che fa provare sensazioni di benessere. Pesare troppo o pesare troppo poco potrebbe mandare in cortocircuito il sistema che trasforma il progesterone in allopregnanolone. 

L’indagine ha coinvolto 12 donne con anoressia nervosa, 12 donne obese e 12 donne di peso equilibrato rispetto alla propria altezza. Nessuna di queste donne aveva ricevuto in precedenza una diagnosi di depressione. Le donne hanno risposto alle domande di un questionario, per rilevare disturbi di ansia o depressione, e si sono sottoposte a un prelievo del sangue. Nelle donne con anoressia e nelle donne obese i livelli di allopregnanolone nel sangue erano dimezzati (nelle donne obese erano ancora più bassi, 60% in meno rispetto alle donne con il pesoforma regolare). In tutte le donne era però normale la concentrazione di progesterone, dunque a non funzionare è qualcosa all’interno della via metabolica, dove il progesterone viene trasformato in allopregnanolone. 

Lo studio ha rilevato che più questo ormone è basso e più le donne presentavano questi disturbi. In futuro si potrebbero utilizzare molecole in grado di aumentare la produzione di allopregnanolone come antidepressivi al posto di quelli già in uso che per molte persone non sono efficaci. 
Ultimo aggiornamento: Venerdì 8 Dicembre 2017, 18:08
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