Smartphone sempre più sottili: la nuova
tendenza grazie all'idea italiana
Il brevetto ora è dato in licenza a Samsung Electronics Company nella propria sede in Corea. L'ateneo di Trento, insieme a quello di Harvard, è titolare del brevetto, depositato nel 2011, concesso negli Stati Uniti nel 2014.
"Il primo motivo di interesse - spiega Gaburro - deriva dallo spessore dei dispositivi, di pochi miliardesimi di metro, che suggerisce immediate linee di applicazione, laddove lo spazio è un bene prezioso e l'imperativo è la massima riduzione dell'ingombro, come ad esempio nelle telecamere per telefoni cellulari.
C'è poi la compatibilità con la tecnologia a silicio - aggiunge, riferendo degli esperimenti svolti ad Harvard - quindi si possono immaginare in futuro piccolissimi circuiti, ciascuno associato a una microantenna, in modo da renderla 'intelligente' e farle ad esempio focalizzare un tipo di radiazione ed un altro no oppure un colore da una parte e uno dall'altra"."Con le risorse del brevetto - annuncia il professore - sto valutando l'opportunità di promuovere nuovi progetti didattici avanzati con alcune università africane".
Ultimo aggiornamento: Martedì 28 Luglio 2015, 08:59
© RIPRODUZIONE RISERVATA