Privacy, i software liberi sono più sicuri.
Guru: "La sorveglianza parte da pc di casa"

Privacy, i software liberi sono più sicuri. Guru: "La sorveglianza parte da pc di casa"
ROMA - La tutela della privacy divenuta sempre pi importante e punto fondamentale dei grandi colossi tecnologici. La tutela dei dati personali deve partire da casa. Dalle app a Facebook, dal bancomat al contatore di casa, le persone nel mondo non sono mai state spiate così tanto. Ad affermarlo durante una sessione del congresso sulla libertà di ricerca scientifica organizzato dall'Associazione Coscioni è Richard Stallman, fondatore della Free Software Foundation, secondo cui l'unico modo per evitare la sorveglianza è una vita per la maggior parte del tempo off line.



"La sorveglianza inizia dal proprio computer di casa, perché tutti i software non liberi, di tutte le compagnie, nascondono qualche funzione nascosta che raccoglie dati - ha spiegato Stallman, ideatore del software libero Gnu -. I social network, i programmi per gli acquisti on-line, hanno tutti delle funzioni che tracciano i clienti, e questo dovrebbe essere vietato per legge. Non parliamo poi di smartphone e, ancora peggio, del cosiddetto 'internet delle cose', visto che dai dati del Gps del telefono si può sapere persino chi si è incontrato e dove. E' una questione di democrazia, e la scusa di offrire migliori servizi non può essere valida''.



Anche se la tecnologia è ormai pervasiva, secondo Stallman ci sono delle contromisure. "Io non ho un telefono, e sono connesso al web tramite il mio computer solo quando voglio io. Anche di Facebook si può fare a meno, soprattutto se si hanno degli amici - afferma -. Bisogna poi diffondere l'uso del software libero, perché permette un controllo collettivo su cosa i programmi fanno. Inoltre dobbiamo fare pressione politica perché sia vietato raccogliere dati.
Ultimo aggiornamento: Sabato 5 Aprile 2014, 15:50
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