Apple Pay vola nonostante i bug: In 72 ore
un milione di attivazioni
L'Apple Pay si basa cioè sulla tecnologia Near Field Communication (Nfc) che consente a due dispositivi vicini di comunicare senza fili. In pratica funziona avvicinando l'iPhone 6 a un Pos abilitato e autorizzando la transazione con l'impronta digitale sul telefonino, evitando all'utente di dover estrarre la carta di credito. Con le attuali attivazioni, ha detto Cook, Apple è il più grande sistema di pagamenti contactless e supera tutti gli altri messi insieme.
All'Apple Pay hanno detto subito no le catene Wal-Mart e Best Buy, mentre Rite Aid e Cvs, i cui terminali supportano i pagamenti con l'iPhone, hanno disabilitato questa possibilità.
Una scelta che, secondo la stampa Usa, dipende dalla volontà di non fare concorrenza a CurrentC, un sistema alternativo di pagamenti via cellulare in cui sono coinvolte diverse catene di negozi americani e che dovrebbe debuttare l'anno prossimo.
''Nel lungo periodo, come commerciante sei rilevante solo se i tuoi clienti ti amano'', ha commentato Cook. ''Abbiamo molti altri negozi che aderiscono, abbiamo molte banche e abbiamo il resto del mondo''. Inoltre c'è Alibaba, il colosso cinese dell'e-commerce, pronto a collaborare con Apple.
Ultimo aggiornamento: Martedì 28 Ottobre 2014, 16:49
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