Spagna-Italia 1-0, la 'Roja'
resta la nostra bestia nera

Spagna-Italia 1-0, la 'Roja' ​resta la nostra bestia nera

di Ernesto De Franceschi
MILANO - Era la nostra bestia nera. E lo resta. Ancora una volta l'Italia soffre d'allergia alle amichevoli e s'inchina alla Spagna campione del Mondo e d'Europa. A Madrid, dove l'ultima volta azzurra era finita in trionfo nel 1982, stavolta sono solo mezzi sorrisi per una prestazione che preoccupa in vista di Mondiale in Brasile.





Le assenze di due pilastri come De Rossi e Balotelli e la panchina iniziale di Pirlo sono solo parziali attenuanti. Finisce 1-0 per gli spagnoli con un gol del blaugrana Pedro nella ripresa che deve soprattutto ringraziare uno distratto Buffon. «La nostra condizione fisica in questo momento è imbarazzante - sbotta il ct Cesare Prandelli a fine match -, arrivavamo sempre secondi sulla palla, non siamo mai riusciti a recuperare palla alti». Un ct molto critico a meno di 100 giorni dal Mondiale che ammette: «Dovremo lavorare molto».

Un'Italia discreta nel primo tempo, ma che nella ripresa lascia strada a una Spagna che sfonda sulle fasce.



Le note liete arrivano dall'esordiente Paletta in difesa: l'italiano di Buenos Aires mette la museruola allo spauracchio Diego Costa. «Ha fatto un grandissimo esordio, bravo», chiosa Prandelli. L'osservato speciale Cerci è frizzante e punge appena può, il povero Osvaldo (vice Balotelli per l'occasione) lotta ma è troppo solo in attacco.



In uno stadio Vicente Calderon mezzo vuoto (non sarà così fra cinque giorni quando ospiterà Atletico Madrid-Milan) e dopo la celebrazione del mito Luis Aragones, l'Italia mette subito i brividi alle Furie Rosse (ieri con un'insolita maglia nera): palo di Cerci con un cross che diventa tiro dopo appena 4'. Poi, poco oltre metà frazione, tacco di Marchisio per Osvaldo che si aggiusta il pallone e sfiora la traversa. E i campioni di tutto? Per 45' solito tiki-taka e velocità nei fraseggi, ma di vere occasioni da gol non se ne vedono.



In avvio di ripresa subito spazio a Pirlo, ma serve un super Buffon (uscita perfetta su Thiago Alcantara) per evitare di capitolare. Quello che non si vede quando Pedro firma l'1-0 spagnolo (18') complice una mezza papera del numero 1. Per l'Italia è notte fonda.

Archiviata la Spagna, da oggi ogni momento è buono per trattare il futuro del ct in scadenza di contratto. «Abbiamo sembre detto che entro marzo ci saremmo trovati - spiega il presidente della Figc, Giancarlo Abete -. Il nostro auspicio? Speriamo che Prandelli rimanga in Nazionale il più a lungo possibile».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 6 Marzo 2014, 08:48

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