I Borgia, arriva la terza e ultima stagione.
Mark Ryder: "Uno spasso fare il cattivo"

I Borgia, arriva la terza e ultima stagione. ​Mark Ryder: "Uno spasso fare il cattivo"

di Ferro Cosentini
MILANO - Il lato oscuro del Rinascimento, in un intreccio di sesso, potere e guerra. Tornano, per la terza e conclusiva stagione, in prima serata su Sky Atlantic HD dal 3 novembre, I Borgia: la serie-scandalo di Tom Fontana scandirà in quattordici episodi (due a sera) l'ultima parabola di machiavelliche trame e irrefrenabili istinti carnali, all'ombra della più potente famiglia nel regno vaticano.





Non stupisce nemmeno un po' che la cornice per presentare la serie sia stata, ieri a Milano, quella dello sfarzoso Palazzo Parigi, hotel a cinque stelle nel cuore della città. Nella nuova serie Cesare Borgia (interpretato da Mark Ryder) tenta la mossa definitiva per sconfiggere i rivali Signori di Romagna, mentre la fascinosa e abile Gulia Farnese (Marta Gastini) scoprirà di avere poteri speciali per guadagnarsi un potere maggiore a corte. Forse, poteri soprannaturali.



Storia e mito si rincorrono nella serie che, azzarda Marta Gastini «potrebbe piacere anche a Papa Francesco, perché no? In fondo lui è un uomo aperto e moderno e apprezzerebbe il nostro lavoro». Quanto ai punti di forza di questa terza stagione, la bella attrice piemontese rivela: «Sicuramente le scenografie e le location: siamo passati dalla Croazia, a Roma, a Bracciano. Ci sono inoltre spettacolari scene di battaglia, affollate di numerose comparse per mantenere il realismo».



E a proposito delle scene erotiche in casa Borgia e al suo essere diventata un sex-symbol grazie alla serie, la Gastini si schermisce: «Ho sempre pensato di essere bassina e minuta ma va bene, lo ammetto: essere stata scelta da Tom Fontana per questa serie è stata veramente una bella iniezione di autostima per me».



Lo stesso dicasi per l'aitante Mark Ryder, attore classe 1989 irlandese (del Nord) protagonista nei panni del cinico Cesare Borgia: «Fare il cattivo è uno spasso, ti permette di giocare per estremi. Il pubblico è affascinato dai villain, non è un mistero».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 29 Ottobre 2014, 10:34
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