Life in Progress, la diva francese della danza
Sylvie Guillem al Teatro degli Arcimboldi

Life in Progress, la diva francese della danza ​Sylvie Guillem al Teatro degli Arcimboldi

di Olga Battaglia
Con quella spaccata in verticale, le lunghissime gambe perfette, “a ore 18” è entrata a passo di danza nel mito. E come ogni divina sceglie il momento giusto per ritirarsi lasciando che di lei resti solo il meglio.





A cinquant'anni Sylivie Guillem dà l'addio alle scene, salutando il suo pubblico con uno spettacolo speciale, “Life in progress”, in arrivo a Milano, dove all'inizio non era previsto, in coda a una trionfale tournée internazionale (il 29 ottobre, agli Arcimboldi). Un appuntamento da brivido, anche perché l'étoile scoperta nel 1981, a 19 anni, da Rudolf Nureyev che la volle all'Opéra di Parigi, ha scelto con grande cura i pezzi da presentare, riunendo per l'occasione, quattro giganti della coreografia contemporanea: il solo “Techné” di Akhram Khan, il leggendario “Duo2015” di William Forsythe interpretato da Brigel Gjoka e Riley Watts, “Here and After” di Russel Maliphant, che Guillem danza insieme alla scaligera Emanuela Montanari, e il commovente “Bye” di Mats Ek.



Insomma, il meglio di un repertorio che racconta arte, talento e virtuosismo di questa ballerina ribelle e anticonformista che a una tecnica impeccabile ha saputo unire una sensibilità espressiva unica, così innamorata della danza da riuscire ad abbandonarla nel momento del massimo splendore. “Ho amato ogni istante di questi 39 anni e oggi è ancora così. Perché fermarsi? Semplicemente perché voglio chiudere la mia carriera mentre sono ancora felice di fare quello che faccio con orgoglio e passione”.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 30 Ottobre 2015, 10:11
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