'La parola canta', Peppe e Toni Servillo portano
la magia di Napoli al Parco della Musica

'La parola canta', Peppe e Toni Servillo portano ​la magia di Napoli al Parco della Musica

di Valentina Aulenta
L'uno cantante e attore cinematografico e teatrale, autore di celebri colonne sonore e fondatore del gruppo Avion Travel con il quale ha vinto il festival di Sanremo nel 2000. L'altro attore amato dal grande pubblico per gli indimenticabili ruoli interpretati al cinema sotto la guida di registi di fama mondiale quali Mario Martone, Paolo Sorrentino e Marco Bellocchio. Peppe e Toni Servillo, insieme, mattatori d'eccezione di La parola canta, più che uno spettacolo una grande festa in musica per celebrare Napoli.


Quattro passi tra le canzoni e il teatro, tra la tradizione e l'eterna magia di una delle città più affascinanti e contraddittorie del mondo. Ad impreziosire questo recital fatto di passione e armonia, di allegria e poesia, il Solis String Quartet, quartetto d'archi composto da Vincenzo Di Donna al violino, Luigi De Majo al violino, Gerardo Morrone alla viola e Antonio Di Francia al violoncello, che mescola sapientemente il jazz, il pop e la musica moderna.

Sul palcoscenico, attraverso le voci suadenti e potenti dei due Servillo, torneranno a vivere le opere degli autori classici partenopei più amati e celebrati in tutto il mondo,da Salvatore Di Giacomo a Raffaele Viviani fino ad arrivare all'irraggiungibile Eduardo De Filippo, il tutto punteggiato dalle voci contemporanee di Enzo Moscato e Mimmo Borrelli. «Mi sento in debito con Napoli per la grande ricchezza che mi ha donato - spiega Toni Servillo - una ricchezza che io e mio fratello cerchiamo di trasmettere in giro per il mondo nei suoi aspetti più nobili, riflessivi e tragici. La parola canta è uno spettacolo dove il teatro si fa musica e la musica si fa teatro».

Una sorta di secondo tempo del viaggio artistico iniziato due anni fa con Servillo legge Napoli, in cui Toni si faceva voce e maschera di una cultura popolare che si riappropriava della sua forma originale: «Quella di una esecuzione - dice - che ha a che fare con litanie, melopee, richieste di aiuto, indignazioni».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 8 Febbraio 2016, 09:57
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