Haber e Boni con Il Visitatore, al Quirino
si riflette su Dio e sulla barbarie umana

Haber e Boni con Il Visitatore, al Quirino ​si riflette su Dio e sulla barbarie umana

di Simona Santanocita
Un ateo ebreo, il genio, Sigmund Freud, interpretato da Alessandro Haber, ed uno sconosciuto, Il visitatore, Alessio Boni, forse Dio sotto le mentite spoglie di un clochard; o forse no, che dal nulla gli si pone di fronte rimettendo in discussione tutti i suoi credo esistenziali.





Ed è sullo sfondo impietoso del nazismo, che nello studio dello psicanalista la pièce prende corpo, incendendo con ironia ed eleganza lungo il sentiero dei dilemmi umani, sondando i misteri che avvolgono la figura di Dio e dei suoi mancati interventi nell'impedire il compiersi della sanguinaria tragedia perpetrata dai nazisti. Religione, storia e valori umani sfrondati da qualunque ridondanza filosfica, si intrecciano animando una commedia brillante, la cui leggerezza è data dall'umana e a tratti farsesca fragilità, rappresentata sul palco dalla bravura del duo Haber-Boni.



Fra i due si apre un duello di opinioni, di pensieri e di idee, che sollevano ipotesi, riflessioni, perplessità, trascinando gli spettatori lungo curve emozionali fiancheggianti la fede religiosa, il sapere scientifico, l''esistenza di Dio, il senso della vita e le astrazioni di Bene e Male. «Mi affascina sempre la psiche contorta, travagliata e border line di alcuni personaggi, afferma Alessio Boni. Se non avessi fatto l'attore probabilmente avrei studiato psicologia. Sono attratto da tutto ciò che è introspettivo e intrigato dai casi estremi, quelli che oltrepassano il personaggio sconfinando in importanti temi esistenziali».



DOVE, COME, QUANDO Alessandro Haber e Alessio Boni ne Il visitatore, teatro Quirino p.za dell’Oratorio 73, da domani al 7/12, ore 21, dom.
ore 16,45, info 066794585

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 26 Novembre 2014, 09:24
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