Spandau Ballet al Palalottomatica:
"Le fan italiane le più pazze del mondo" -Foto
di Tiziana Boldrini
Negli anni Ottanta, travolti da un impetuoso successo internazionale, sono stati i grandi rivali dei Duran Duran. Oggi, a distanza di trentacinque anni dai tempi d'oro, gli Spandau Ballet, in reunion dal 2009, sono tornati sui palchi di tutto il mondo con il tour Soulboys of the western - omonimo del docufilm della regista George Hencken, presentato allo scorso Festival del film di Roma - che questa sera li porterà al Palalottomatica per l'ultima delle cinque date italiane.
Formato da Tony Hadley, Steve Norman, John Keeble, Martin e Gary Kemp, il gruppo, tra le band simbolo della Gran Bretagna, in soli dieci anni ha venduto venticinque milioni di dischi e sfornato ventitré hit, indimenticabile colonna sonora di un'intera generazione. Insieme a canzoni che hanno emozionato e mandato in delirio milioni di ragazzi, come True, Gold e Through the barricades, riproposte dal quintetto londinese anche al recente Festival di Sanremo, in scaletta ci saranno brani dai sette album della loro carriera, tra cui Only when you leave, How many lies, I'll fly for you, Fight for ourselves e Lifeline.