Renzo Rubino, domenica il live al Blue Note
prima di un periodo di pausa
di Carlo Mandelli
«Ogni mio spettacolo è un misto di ironia, romanticismo e atmosfere quasi surreali - racconta Rubino - e chi viene a un mio concerto deve poter pensare di essere stato trasportato in un'altra dimensione. Per fare questo sono importanti anche le scenografie e i momenti di parlato. Racconto tanto di me ed è come se con il pubblico ci trovassimo nel salotto di casa».
Con il brano «Ora», durante lo scorso Festival di Sanremo il cantautore si è piazzato terzo nella classifica finale. «Tutta l'avventura sul palco dell'Ariston è costellata di ricordi e momenti importanti - ricorda lui - ma sono convinto che il termine successo abbia tutto sommato poca importanza. Quello che conta di più per me è la condivisione. Cambiano i palcoscenici sui quali mi trovo a suonare ma le persone che ho attorno sono le stesse».
Sul fronte live, Rubino è anche reduce da una trasferta in Giappone. «L'esperienza giapponese - dice lui a proposito - mi ha colpito molto perché è un pubblico unico al mondo, che ti capita di vedere battere le mani a tempo per tutte le canzoni. Questo, e il fatto che lì ci fosse un mio fan club, mi ha confermato il fatto che la musica ha un linguaggio universale».
Dopo il concerto milanese Rubino si prenderà una pausa per dedicarsi a nuovi progetti. «Il live al Blue Note è l’ultimo di una lunga serie e poi mi fermerò. Ho idee per un nuovo progetto musicale ma durante il tour sono troppo impegnato per dedicarmi ad altro».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 26 Gennaio 2015, 08:41
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