Federico Poggipollini, storico chitarrista
del Liga, presenta il suo album alla Mondadori
di Carlo Mandelli
«Il mio è un omaggio ai classici del rock - ha detto Poggipollini - che rappresentano le mie radici musicali. È un album che mi appartiene in maniera totale e la differenza rispetto al passato l'ha fatta la produzione di Michael Urbano al quale ho dato carta bianca». Il prodotto da studio è nato tra Bologna e Berkeley in California dove Poggipollini si è trattenuto.
«L'album è il frutto di un lavoro ragionato - spiega il suo autore - ma è stato suonato in presa diretta, così che tutte le sbavature sono rimaste nelle registrazioni». Il risultato è un suono sporco, ma moderno, ispirato al passato tanto da far suonare a Poggipollini solo certi strumenti musicali. «Ho scelto di utilizzare solo strumenti musicali di fabbricazione italiana degli anni Sessanta e Settanta - dice lui - perché gli americani adorano questo genere si suoni». Singolare anche la scelta di Poggipollini di coinvolgere nella realizzazione dell'album persone della sua vita privata, anche non musicisti.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 27 Maggio 2015, 08:10
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