Dolcenera, via al nuovo tour: domani
sera l'anteprima al Blue Note
di Carlo Mandelli
Il capitolo discografico, interamente scritto, arrangiato e prodotto dalla stessa artista, contiene undici canzoni tra le quali anche “Fantastica”, dedicata a un amico scomparso che studiava ingegneria aerospaziale («Oh lo sai che quando penso a te - recita il testo - le stelle no non tremano ma brillano di più») e che ha ispirato il titolo del lavoro al completo.
Ad ispirare Dolcenera, ci hanno pensato anche filosofi, artisti, intellettuali e personaggi storici del calibro di Kant, Platone, Gandhi, così come Pasolini e Monicelli. «Ci sono canzoni nelle quali parlo di aspettative per il futuro e che arrivano dopo quelle in cui ho urlato la mia rabbia. Pasolini e Monicelli dicevano una cosa uguale e cioè che la speranza è qualcosa di passivo, per la quale ti trovi ad aspettare che qualcuno faccia qualcosa. È invece il sogno che ti spinge ad agire e magari a migliorare le cose».
In scaletta, nell'album, ci sono anche “Immenso”, “Figli del caos” e “L'anima in una lacrima” che raccontano in modo diverso tra loro quello che oggi è una canzone per Dolcenera. «Sono una persona ansiosa - spiega lei - e i cambiamenti non mi piacciono troppo. Cerco di sconfiggere questa paura con la voglia di sorprendermi e di non ripetere quello che ho già fatto prima».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 2 Dicembre 2015, 12:17
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