Letteratura sociale al Quirino:
"Fieri delle radici ma aperti al mondo"

Letteratura sociale al Quirino: "Fieri delle radici ma aperti al mondo"

di Silvia Natella
ROMA - Un libro pu aprire la mente, cambiare percezioni e stereotipi, suscitare un dibattito. Da semplice punto di contatto a elemento cardine di quel legame che si crea non solo tra persone scevre di

un' individualit poco costruttiva, ma anche tra culture via via pi lontane. Ed per questo che la 'mission' del 'book club', cos come concepita nella realt anglosassone (da Virginia Woolf in poi), ben si sposa con il concetto di letteratura sociale.



“La letteratura sociale può cambiare il mondo?” è la domanda e il filo conduttore dell'evento organizzato dall'Associazione Culturale The Italian BookClub per mercoledì 26 marzo, alle ore 20, presso il Bistrot Teatro Quirino a Roma.



Il polo culturale che scopre e riunisce talenti italiani e stranieri del mondo della scrittura, ha invitato per l'occasione due dei suoi autori: Getrude Matshe e William J Riegler. Attraverso le loro storie personali, i due scrittori dialogheranno, presenteranno le loro opere tra danze e canti delle loro terre di provenienza e celebreranno il potere della letteratura sociale.



L'EVENTO



26 marzo, ore 20.00

Bistrot Teatro Quirino

via delle Vergini n.7 - ROMA



GETRUDE MATSHE Nata in Zimbabwe, Getrude Matshe è una narratrice, ma anche imprenditrice di successo, ideatrice e supporter di diverse iniziative umanitarie sia per l’infanzia della sua Africa (soprattutto per evitare il contagio dell’AIDS), sia per altri Paesi in cui i bambini hanno bisogno di orfanotrofi e scuole.



Il suo libro “Born On The Continent - Ubuntu” ha fatto il giro del mondo e oggi, in occasione dell’evento del Teatro Quirino, arriva in Italia tradotto in italiano. La filosofia africana Ubuntu, tanto cara a Nelson Mandela, fa da sfondo ed è fonte di ispirazione di un libro che è l'autobiografia della scrittrice.



“Una persona è persona attraverso altre persone”, scrive Getrude Matshe sottolineando l'importanza di rispettare gli altri e aiutare chi ha bisogno. «Voglio che la mia vita faccia la differenza. – ha spiegato durante il nostro incontro – La ragione che mi ha spinto a scrivere questo libro è stata quella di voler ridare al mio Paese, alla mia Terra, la speranza attraverso il sostegno all'educazione dei bambini». In Zimbabwe come in altri Stati africani la piaga dell'Aids in età infantile non è stata debellata e la democrazia per molti è ancora un'utopia, ecco perché sostenere la formazione diventa indispensabile. I bambini di oggi potrebbero diventare i medici, gli scienziati e i politici di domani. «Abbiamo la forza e le capacità. – prosegue la Matshe – I proventi del mio libro saranno devoluti alle scuole e alle associazioni umanitarie che sostengo. E' il mio modo di tornare nel mio Paese». Getrude, infatti, ora vive a Wellington, in Nuova Zelanda, con il marito e tre figli. In questa autobiografia condivide le fatiche del suo viaggio, le difficoltà, la miseria, la perdita delle persone care e, infine, la determinazione che l'ha spinta ad arrivare non solo nel più giovane dei continenti, ma anche a realizzare tutti i suoi sogni. Un racconto intimo, ma che si offre come spunto di riflessione. Getrude ha scelto di andarsene dal suo Paese per cercare un lavoro e dare un futuro ai suoi figli. Una volta presa questa decisione dolorosa, non è stato facile raccogliere il denaro necessario per partire. Poi il visto incompleto della figlia e il volo per New York perso. Era l'agosto del 2001. «Se fossimo partiti avremmo potuto essere dovunque a New York il giorno dell'attentato alle Torri Gemelle», racconta Getrude. Un po' di fortuna, ma anche tanta tenacia fino all'arrivo in Nuova Zelanda. Oggi è una scrittrice, una donna d'affari, una moglie e una madre; tante cose per una donna sola. «Mi rifiuto di scegliere. – spiega – Nella società dei compromessi si tende a riporre in una scatola i propri desideri. Io apro la scatola e quando vedo un'opportunità la colgo».



WILLIAM J RIEGLER William J Riegler è un oratore di fama internazionale, un autore e un insegnante di lingua inglese per bambini, ma anche di yoga e meditazione. Nato nel Kentucky vive, oggi, in Giappone dove è sopravvissuto al devastante sisma del 2011. Nonno e padre, impegnato nel sociale e sensibile ai temi dell’infanzia, quale fondatore della NPO Passeggiata per la Pace, ha prodotto concerti di beneficenza nel mondo, inviando aiuti tra gli altri, in Ghana, India e Thailandia.



Il suo libro “Living my ecstatic life. A quest that became an awakening” ha conquistato la critica anglosassone e soprattutto il Giappone, nella versione in lingua autoctona, e oggi arriva, tradotto, anche in Italia. Riegler affida al racconto, guida a una vita estatica, i retroscena del dopo terremoto. Il libro è ricerca e poi Risveglio. Un viaggio nei misteri della vita sulla guerra, sulle vittime e i sopravvissuti ai disastri, sul crimine, gli abusi e infine sull’andare avanti.



THE ITALIAN BOOK CLUB The Italian BookClub ha sede a Roma e a Londra. Oltre a intervistare autori di fama internazionale, da Ivana Chubbuck a Catherine Dunne, fino a Wilbur Smith, si occupa di scouting di scrittori esordienti italiani e stranieri e realizza booktrailer, recensioni, eventi letterari per lanciare e promuovere le loro opere. Fondata nel novembre 2012 da Federico Conforto e Luigi Carbone, è un'associazione culturale italiana, ma con un respiro internazionale. «The Italian Book Club – spiega l'ideatore e fondatore Federico Conforto – non è nata a tavolino, ma dalla sensibilità e dalla creatività. Una realtà dettata dalle mie emozioni. Sono un medico e per me The Italian Club è una passione e una sorta di cuscino mentale».



L'autore edito o quello esordiente può contattare in rete l'associazione, diventare socio e contare su tutta una serie di attività di promozione del suo manoscritto. Autori come Fabio Varrone e Virginia Lalli si sono rivolti a The Italian Club pubblicando così le loro opere anche al di fuori dei confini nazionali.



«La mission – conclude il dottor Conforto - è diffondere le nostre radici, la cultura italiana all'estero, ma anche aprirci al mondo. L'Italia è il Paese della bellezza ed è anche fornace di talenti e di geni inespressi. Dobbiamo essere orgogliosi di essere italiani».



SITI DI RIFERIMENTO



www.getrudematshe.com



http://npowalk4peace.com/



WWW.THEITALIANBOOKCLUB.COM
Ultimo aggiornamento: Giovedì 27 Marzo 2014, 09:41
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