Ieri la diva se n'è andata nel sonno, portata via da un tumore scoperto da poco, e il cinema italiano piange la perdita di una stella così luminosa da sfuggire a qualsiasi contrappasso.
Attrice per vocazione, bionda e di una bellezza fuori dai canoni, Lisi firma il primo contratto a 14 anni, per conoscere il successo con Lo scapolo, accanto a Sordi, e La donna del giorno di Maselli. Entrata a fine anni 50 nei cuori degli italiani con lo sceneggiato Rai Orgoglio e pregiudizio, è una delle prime dive a cavalcare la pubblicità, legandosi a uno spot che le consegnerà lo slogan simbolo: «Con quella bocca può dire quello che vuole».
Già sposata con l'amore della sua vita, l'architetto Franco Pesci, Lisi a inizio 60 parte per gli Usa.
Illude gli americani di essere una nuova Marilyn, gira Come uccidere vostra moglie con Jack Lemmon, Due assi nella manica con Tony Curtis, U 112 assalto al Queen Mary con Frank Sinatra, poi molla tutto. Dice no al ruolo della bond girl in Agente 007 dalla Russia con amore, no a Barbarella, no alla copertina di Playboy. «Ero prigioniera dell'allucinante logica degli studios. Non riuscivo neanche ad andare al supermercato». Tornata in Italia lavora con Risi, Monicelli, Lattuada, Comencini e Germi, e a Cannes vince due volte: nel 1965 (Signore e Signori) e nel 1993 (La regina Margot). Neanche l'età, che si rifiuta di nascondere, pare fermarla. Negli 80 è cult con Sapore di Mare, dai 90 aumenta l'impegno in tv, ma è il cinema a reclamarla. Fino all’ultimo set di Latin Lover, diretta da Cristina Comencini: «Sul set è durissima - aveva detto - ma è brava. Mi ricorda suo padre».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 19 Dicembre 2014, 14:56
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