Sony: minacce terroristiche contro i cinema
che programmeranno "The Interview"

Sony: minacce terroristiche contro i cinema che programmeranno "The Interview"

di Anna Guaita
NEW YORK – E’ stata davvero la Corea del nord a lanciare minacce terroristiche contro i cinema che proietteranno il film “The Interview”? Migliaia di sale cinematografiche negli Stati Uniti sono state investite da un terrificante avvertimento, “Ricordatevi dell’Undici Settembre”, e una dopo l’altra stanno cancellando la programmazione del film.



L’unico dato sicuro è che l’intimidazione proviene dagli stessi misteriosi “Guardiani della Pace” che hanno “piratato” il sito della Sony e che dal mese di novembre vanno mettendo in circolo informazioni private della multinazionale, dei suoi dipendenti, dei suoi manager, delle sue star. I Guardians of Peace hanno espressamente lanciato l’incursione punitiva per bloccare l’uscita del fim prodotto dalla Sony, che narra come due giornalisti americani vengano assolti dalla Cia per uccidere il dittatore della Corea del nord, Kim Jong-un. “The Interview” è in realtà una storia comica, ma osa quello che mai era stato fatto al cinema, e cioé immaginare l’omicidio di un capo di Stato realmente vivente, in carne ed ossa.



L’attacco informatico, di cui che questo giornale ha riferito la settimana scorsa, ha portato alla luce non solo dati finanziari dell’azienda, fatti personali delle star, informazioni mediche e tributarie del personale, ma anche le lettere private dei dirigenti, alcune delle quali contenenti frasi offensive sugli stessi attori che lavorano per la casa cinematografica.



L’Fbi ha distaccato una squadra specializzata per identificare i colpevoli dell’incursione. Ma forti sono i sospetti che essa sia stata pilotata dal regime della Corea del nord. Per quanto si tratti di un Paese poverissimo, la dittatura del giovane Kim Jong-un vanta infatti un sofisticato apparato tecnologico e sarebbe in grado di operare una simile incursione.



I Guardians hanno messo in rete le informazioni private, ma i media ufficiali ne hanno ripreso solo una parte: la Sony infatti ha subito minacciato chi abusi del bottino degli hacker, sostenendo che si tratterebbe di complicità nell’attacco di pirateria elettronica. Indifferenti, i Guardians promettono "un bel regalo di Natale". Sostengono di essere riusciti a rubare alla Sony molto più di quello che si è scoperto finora, e hanno promesso informazioni più succulente non ancora divulgate. Hanno persino lanciato un’iniziativa, chiedendo direttamente al pubblico di mandare dei feedback per sapere cosa vorrebbero venisse reso pubblico tra i segreti della Sony.



Ma accanto a questo bottino, i Guardians hanno anche lanciato un’aperta minaccia terroristica. In un inglese zoppicante, che sembra tradotto da una lingua straniera, i pirati ammoniscono non solo chi oserà andare al cinema, ma anche chi vive nelle vicinanze delle sale cinematografiche che metteranno in programma la pellicola. Davanti al rischio di vedersi bombardate, due grandi catene hanno annunciato di aver cancellato la prima, che era prevista per il giorno di Natale. La Sony stessa ha concesso alle sale di ritirarsi dall’accordo di programmazione. Ma non era mai successo prima che un film venisse cancellato. Neanche quando ci furono minacce contro “Zero Dark Thirty”, il film del 2012 sull’uccisione di Osama Bin Laden.




Ultimo aggiornamento: Mercoledì 17 Dicembre 2014, 22:51