Un dinosauro per amico, 'Il viaggio di Arlo'
fa vincere l'amore sulla paura
di Michela Greco
Ambientato in un maestoso paesaggio naturale ispirato al nord-ovest degli Stati Uniti, Il viaggio di Arlo riscrive le regole del romanzo di formazione affidandolo a un dolce bestione verde, curioso e determinato, che ha paura di tutto ma sarà spinto a crescere e affrontare il mondo da Spot, cucciolo di una specie umana rimasta indietro nel processo evolutivo ma caratterizzato da vivacità e intrepida voglia di vivere. «Il legame fra Arlo e Spot consente al nostro dinosauro di superare le sue paure e di affrontare la sua nemesi più grande: la natura. È l'amore che permette di vincere la paura», suggerisce il film, che propone a grandi e piccoli un messaggio importante in questi giorni di tensione.
I due protagonisti incontrano nel loro viaggio bizzarri personaggi, tra cui un gruppo di T-Rex che alleva una mandria di bisonti immensi, quasi dei cowboy ispirati a una famiglia del Nord Ovest del Pacifico incontrata dalla produzione. «Siamo rimasti colpiti - aveva spiegato il regista - non tanto dall'esperienza di vedere centinaia di animali intorno a noi che ci scrutavano, bensì dal modo in cui i membri di questa grande famiglia si amavano e si aiutavano a vicenda».
Forte anche di una colonna sonora curata dai canadesi premi Oscar Jeff e Mychael Danna, Il viaggio di Arlo si rivolge ai bambini ma anche agli adulti, tanto che la produzione lo ha "rivisto da diverse prospettive", senza tirarsi indietro di fronte a possibili critiche per la scena poco disneyana in cui Arlo e Spot, affamati, mangiano frutti sconosciuti che si riveleranno essere allucinogeni.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 25 Novembre 2015, 11:30
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