Il ragazzo della Giudecca, Giancarlo Giannini
nel cast del film sul cantante Zappulla

Il ragazzo della Giudecca, Giancarlo Giannini ​nel cast del film sul cantante Zappulla

di Michela Greco
BATTIPAGLIA (SA) - Giancarlo Giannini in completo blu attraversa i corridoi del tribunale e vi incrocia Tony Sperandeo e Luigi Diberti: tre attori importanti per portare sul grande schermo il caso giudiziario di Carmelo Zappulla nel film Il ragazzo della Giudecca, diretto dal ventottenne Alfonso Bergamo.





La scena descritta - un ambizioso piano sequenza di 18 minuti che segue i personaggi principali del film dentro e fuori dal tribunale – si girava qualche giorno fa nel municipio di Battipaglia, trasformato per l'occasione in palazzo di giustizia. Lì si incontrano giudici, avvocati, imputati e parenti coinvolti nella vicenda del cantante neomelodico ingiustamente accusato, sulla base delle rivelazioni di sette pentiti, di essere il mandante dell'omicidio dell'amante della madre.



«È un caso Tortora finito bene», sostengono i membri del cast, riferendosi al fatto che l'artista fu poi assolto con formula piena. Ma solo dopo essere stato arrestato, tenuto in isolamento per 22 giorni, scagionato per mancanza di prove ma poi nuovamente accusato e messo sotto processo. Fu in quel momento che Zappulla – che nel film interpreta se stesso, anche da giovane grazie al trucco – scelse la latitanza e la praticò finché non fu dimostrata la sua innocenza.



«Raccontiamo la storia di un artista all'apice del successo che viene stroncato dalla galera – ha detto Giancarlo Giannini, che interpreta il giudice Mangrella – Non è giusto accusare un uomo in base alle parole di un pentito. È una vicenda kafkiana che ci dà l'occasione di riflettere sul sistema giudiziario e sui suoi problemi».



Girato tra Battipaglia, Eboli e Siracusa, il film è tratto dal romanzo autobiografico dello stesso Zappulla Quel ragazzo della Giudecca. Un artista alla sbarra, e la sua uscita è prevista nella primavera del 2016. «Di questa vicenda mi ha colpito l'immagine dell'artista messo dietro le sbarre – ha spiegato il regista – In un periodo molto triste per gli artisti, credo che possa essere un messaggio di speranza». Un entusiasmo che ha trascinato Giancarlo Giannini - «Ho accettato di partecipare al film anche perché mi piace lavorare con i giovani», ha sottolineato l'attore - e persino Franco Nero, anch'egli tra gli interpreti nei panni di un ergastolano che il protagonista conosce in carcere.
Ultimo aggiornamento: Martedì 21 Aprile 2015, 09:33
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