Festival del Cinema di Roma,
le pagelle dei protagonisti

Festival del Cinema di Roma, ​le pagelle dei protagonisti

di Michela Greco
Si chiude domani con l'assegnazione dei premi la nona, molto discussa, edizione del Festival Internazionale del Film di Roma. In attesa del verdetto del pubblico e di conoscere anche il futuro della manifestazione, ecco le pagelle di Leggo.





TOMAS MILIAN 8

Il più coccolato quest'anno è stato un attore cubano 81enne, che a Roma aveva lasciato il cuore e in questi giorni è venuto a recuperarlo. Er Monnezza si è donato con generosità, nonostante il peso degli anni, ricambiato da un grande abbraccio del pubblico.



TASSO DI CELEBRITÀ 4

Nessuno ha accompagnato L'amore bugiardo di Fincher, Julianne Moore non è venuta per Still Alice e nemmeno Jake Gyllenhaal per The Nightcrawler e il supercast di Stonehearst Asylum ha delegato tutto al regista.



SPANDAU BALLET 7

Con i Duran Duran sono stati gli eroi degli anni Ottanta, poi hanno perso grinta e coesione. Ma gli Spandau Ballet non si sono rassegnati all'oblio e sono tornati in grande stile proponendo solo tre brani inediti, ma con un bel documentario, un album e un tour. Una campagna di marketing da Oscar.



TEENAGER INVASION 8

Ancora una volta i bagni di folla più clamorosi sono stati riservati agli idoli degli adolescenti. Domenica erano tantissimi e rumorosi i teenager calati al Parco della Musica per farsi un selfie con Sam Claflin, Lily Collins e Josh Hutcherson. Sono i momenti in cui il Festival, già da anni, somiglia a una Festa.



PAPPA E CICCIA 6

Da una parte il costoso spazio gastronomico del Villaggio del Cinema, quest'anno affidato alla cucina romana di alto livello, dall'altra il simpatico furgoncino rosa di Pizza e mortazza davanti a Casa Alice: i due volti del festival raccontati dalla proposta culinaria. Peccato non ci fosse una sana via di mezzo.



RICHARD GERE 5

L'Ufficiale e gentiluomo ha il suo fascino e non passa inosservato, anche se a Roma è ormai un habitué. Invece nel film “Time Out of Mind” era invisibile: un senzatetto in cerca di cibo e riparo nell'indifferenza di New York. Il film ruota tutto intorno a lui, ma non centra il bersaglio.



I MILIONARI DI PIVA 5

Tratto da una storia vera, con tanto di libro omonimo firmato dal pm Luigi Alberto Cannavale e da Giacomo Gensini, il film di Piva era uno dei titolli italiani più attesi. L'esito finale, però, è fuori fuoco e finisce per riprodurre l'ennesimo Romanzo criminale nelle terre di Gomorra, senza aggiungere niente di più.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 24 Ottobre 2014, 10:15
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