Mostra del Cinema di Venezia, per l'Italia
poker di candidature al Leone d'Oro

Mostra del Cinema di Venezia, per l'Italia ​poker di candidature al Leone d'Oro

di Michela Greco
ROMA - Se a Cannes l'Italia ha fatto tris, a Venezia il nostro cinema cala un poker. Saranno infatti 4 i registi italiani in concorso alla 72ª edizione della Mostra d'Arte Cinematografica in programma dal 2 al 12 settembre, uno in più del trio tricolore a cui eravamo abituati da diversi anni.





Si tratta di Marco Bellocchio, Andrea Guadagnino, Piero Messina e Giuseppe Gaudino, che rappresenteranno un momento felice per la nostra creatività, ma non altrettanto per la nostra industria. Il primo con Sangue del mio sangue, che il regista de L'ora di religione ha ambientato nel suo paese d'origine (Bobbio), chiamando alcuni dei suoi attori più fedeli, tra cui il figlio Pier Giorgio, Alba Rohrwacher e Roberto Herlitzka.











Il secondo, molto amato negli Stati Uniti dopo Io sono l'amore, schiera in competizione A Bigger Splash, con un bizzarro cast che mette insieme Tilda Swinton, Ralph Fiennes e Corrado Guzzanti, mentre l'esordiente Messina con L'attesa si fa forte della presenza di Juliette Binoche e della sua formazione sui set di Paolo Sorrentino.



Infine il più inaspettato: Per amor vostro di Gaudino, uno dei numerosi titoli per cui ieri il direttore Barbera ha speso l'aggettivo «sorprendente», storia dell'emancipazione di una donna napoletana.



Tra gli italiani spiccano anche l'atteso film postumo di Claudio Caligari, fuori concorso, con il titolo Non essere cattivo, grazie all'impegno come produttori di Valerio Mastandrea e Simone Isola, nonché un film che batte bandiera vaticana: L'esercito più piccolo del mondo con cui Gianfranco Pannone racconta le guardie svizzere. Suscita curiosità anche la commedia surreale Pecore in erba, opera prima di Alberto Caviglia ambientata a Trastevere.



Insieme all’Italia, il paese più forte al Lido saranno gli Usa, anch'essi con 4 film in competizione, ma anche "fornitori" dei titoli a più alto tasso di divismo fuori concorso. Gareggiano con Laurie Anderson, regista di un'opera poetica dedicata al compagno Lou Reed; con il film sui bambini guerrieri in Africa (Beasts of No Nation) di Cary Fukunaga, regista di True Detective; con la disturbante animazione a passo uno - "da vietare ai minori", dice il direttore - firmata da Charlie Kaufman e con Equals di Drake Doremus, già vincitore del Sundance.



Fuori competizione, garantiscono la presenza in laguna star come Johnny Depp, Kristen Stewart, Eddie Redmayne e poi Josh Brolin, Jake Gyllenhaal, Emily Watson, interpreti del film di apertura Everest. Ci sarà anche una chicca, di soli 16 minuti, griffata Scorsese: un piccolo documentario in cui compaiono Leonardo Dicaprio, Brad Pitt e Robert De Niro.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 30 Luglio 2015, 08:23
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