"Roma ti amo". La squadra si mette in mostra e il catalogo va a ruba
di Valeria Arnaldi
E già durante la presentazione al museo, quando le copie messe in bella mostra ai piedi del tavolo dei conferenzieri sono “sparite” in pochi istanti. E non per magia. Pare proprio che i tifosi più agguerriti non abbiano resistito all’idea di appropriarsi di quell’oggetto del desiderio. Anche, “proibito”. Sì, perché i più scaltri sono riusciti a portare via perfino le copie vip, personalizzate con il nome del proprietario.
Tra frasi dei suoi più celebri giocatori, foto di grande formato, “numeri” di una storia fatta di successi, pagine di giornale e storia appunto, il catalogo e la mostra, organizzata da Arthemisia Group, accendono i riflettori sulla squadra e sul significato anche sociale di calcio e tifo.
Non un semplice omaggio, ma un evento che per illustrare la storia della squadra adotta i canoni dell’arte. Ecco allora, fotografie, installazioni – il calcio balilla di 20 metri dove la squadra attuale “affronta” la Hall of Fame – la galleria del Corriere dello Sport con centinaia di prime pagine sulla AS Roma e ancora maglie storiche, cimeli, documenti, in un percorso che prende le mosse dai primi trionfi come la coppa Coni e lo scudetto del campionato 1941/42, per arrivare fino ad oggi.
Attenzione, una parte importante è dedicata alla partecipazione dei tifosi: chiunque infatti può contribuire alla mostra proponendo oggetti e cimeli. E chissà che non “tornino” anche i cataloghi.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 23 Aprile 2014, 11:20
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