Istruzione 2.0, sempre più studenti
utilizzano le app a scopi didattici
di Lorena Loiacono
A rivelarlo è uno studio di Skuola.net che, in un sondaggio su 1500 studenti, assicura che il 36% dei ragazzi ha installato sul proprio tablet o cellulare una app creata per la scuola. Vanno soprattutto i dizionari in lingua straniera: ne ha almeno una il 54% degli intervistati.
Lo smartphone, quindi, diventa sempre di più il miglior compagno di banco: addio infatti ai pomeriggi di ripasso tra amici visto che 1 studente su due usa le app di materie specifiche anche per ripassare, tra questi resiste un 30% che comunque utilizza anche i libri, contro il rimanente 50% che si affida più comunemente ai motori di ricerca.
E due ragazzi su 5 affidano anche i loro appunti all'applicazione di turno: il 16% ha definitivamente mandato in soffitta il quaderno cartaceo mentre il 28% usa le app per gli appunti al di fuori delle lezioni. E non è tutto, le app di scuola sanno leggere gli appunti ma anche far di conto: è il caso delle app calcolatrici utilizzate dal 30% dei ragazzi, preferite rispetto alla calcolatrice tradizionale perché contengono funzionalità utili per i compiti in classe.
E intanto cresce sempre di più anche l'app diario, creato ad hoc da Skuola.net i base alle richieste degli studenti, gratuita e in grado di calcolare le assenze consentite e la media dei voti, soprattutto quelli da recuperare.
Che cosa ne pensano i prof? Secondo gli intervistati, in un caso su 4 i docenti riconoscono l'utilità della tecnologia. La scuola 2.0 si mette in moto da sola.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 25 Settembre 2014, 08:52
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