Una manovra per la vita: come salvare un bimbo dal soffocamento

Una manovra per la vita: come salvare un bimbo dal soffocamento
Il 12 ottobre, la Federazione Italiana Medici Pediatri, sezione provinciale di Napoli ha organizzato il corso «Una manovra per la vita» nella Villa Comunale di Castellammare di Stabia. L’iniziativa nasce dall’allarme dei pediatri napoletani secondo cui «troppi genitori non sanno cosa fare quando i loro bambini rischiano di soffocare»

In aumento rispetto agli anni passati, sempre più spesso negli ospedali campani si registrano accessi in emergenza dovuti all’inalazione di cibi pericolosi o addirittura di piccoli oggetti di plastica o metallo. «Ogni anno in Italia si registrano circa 50 decessi in età pediatrica dovuti a un’ostruzione completa delle vie aeree da inalazione accidentale di corpo estraneo (dati Istat) – denuncia il dottor Antonio D’Avino, segretario provinciale della sezione di Napoli della Federazione Italiana Medici Pediatri (Fimp) –. La Campania non fa certo eccezione. Gli incidenti in generale costituiscono di gran lunga la prima causa di morte e disabilità in età pediatrica e il soffocamento da corpo estraneo, in particolare, è la prima causa di morte sotto l’anno di vita». Danni spesso irreparabili che si potrebbero evitare con una seria cultura della prevenzione e della formazione.

Ecco perché, ormai annualmente, nella seconda domenica del mese di ottobre, nelle piazze di molte città italiane, si organizza l’evento nazionale “Una manovra per la vita”. Domenica 12 ottobre, alcuni Pediatri di Famiglia, istruttori nazionali del Centro di Formazione “Napoli”, insieme a Colleghi del direttivo regionale della Società Italiana di Medicina di Emergenza-Urgenza Pediatrica (Simeup), saranno nella Villa Comunale di Castellammare di Stabia (ore 9.00) per aderire all’iniziativa “Una manovra per la vita”. In particolare i dottori Aloi, Carlomagno e D’Avino e le dottoresse Farris e Marigliano spiegheranno con l’aiuto di manichini quali sono le semplici manovre che possono essere messe in atto da qualsiasi persona in caso di emergenza.

Per Fulvio Turrà, vicesegretario all’organizzazione Fimp Napoli: «Se tutti coloro che vivono a contatto con i bambini, ad esempio nonni, baby-sitter, insegnanti, imparassero a riconoscere precocemente i segni di soffocamento e ad agire con manovre corrette, moltissime vite si potrebbero salvare».

In attesa della mattinata di Castellammare di Stabia, la Federazione Italiana Medici Pediatri ha già stilato una sorta di classifica dei cibi più pericolosi per i bambini, che al primo posto vede la frutta secca: arachidi, noccioline e castagne; seguita da caramelle, acini d’uva e prosciutto crudo o wurstel tagliati in grossi pezzi. Pericolosi anche i piccoli giocattoli o parti di giocattoli, palloncini da gonfiare, cappucci o tappi di penne a sfera. Oggetti di uso comune che ogni anno causano incidenti purtroppo letali.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 10 Ottobre 2014, 16:53