L'allarme: "Il 2013 l'anno più inquinato,
gas serra e acidità dei mari a livelli record"
di Valeria Arnaldi
Metano e ossido di azoto, il 253 e il 121%, rispetto ai livelli antecedenti al 1750. E il tasso di acidità degli oceani, causato dall'anidride carbonica assorbita dai mari, “sembra non avere precedenti simili negli ultimi 300 milioni di anni”. «Le emissioni di CO2 passate, presenti e future – ha dichiarato il segretario generale Wmo, Michel Jarraud - avranno un impatto sul riscaldamento globale e l'acidificazione degli oceani. Le leggi della fisica non sono negoziabili. Sta scadendo il tempo».
Le cause dei nuovi ritmi di crescita non sarebbero solo da ricercare nel recente aumento del 2% circa di emissioni dovute a combustibili fossili, ma forse – studi sono in corso – in una ridotta capacità della biosfera di reagire alle emissioni umane, causata da deforestazione e acidificazione degli oceani. La possibilità di intervenire c'è - «Il mondo ha gli strumenti per mantenere il riscaldamento globale entro i 3 gradi Celsius», come stabilito dall'Onu nel 2010 – ma occorre intervenire.
«Speriamo in un accordo virtuoso dell'Europa per la riduzione delle emissioni di CO2», dice il ministro dell'Ambiente Gianluca Galletti, ricordando come il tema sia “priorità del settore ambiente dell'agenda della presidenza del semestre Ue”.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 10 Settembre 2014, 08:38
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