Arts & Foods, l'unico padiglione Expo
in pieno centro sarà inaugurato oggi

Arts & Foods, l'unico padiglione Expo ​in pieno centro sarà inaugurato oggi

di Valeria Arnaldi
Art&Foods. Rituali dal 1851. Si intitola così la prima mostra, nonché primo padiglione, di Expo. L'esposizione, infatti, sarà inaugurata oggi alla Triennale, che ospiterà anche la mostra Cucine e Ultracorpi, entrambe a cura di Germano Celant con allestimento di Italo Rota.





Un'apertura importante, come ha sottolineato il ministro per i Beni Culturali Dario Franceschini, ricordando la grande occasione che l'Expo rappresenta per l'Italia, in generale, e Milano, in particolare. La città, infatti, potrebbe diventare «la più attrattiva del decennio», come in passato è accaduto a Barcellona e Berlino. Non è un caso che il Governo all'Expo stia organizzando nelle date di 31 luglio e primo agosto, un forum mondiale cui prenderanno parte il premier Matteo Renzi e i ministri della Cultura degli oltre 140 Paesi che partecipano all'esposizione universale. «Se ci fosse un G8 della cultura – ha dichiarato Franceschini – noi saremmo il G1 e vogliamo recuperare il ruolo che ci spetta». Bando alle polemiche che, in questi mesi, hanno accompagnato l'Expo e via libera alla cultura dunque, anche come «forma di contrasto a una cosa terribile», ossia la distruzione «del patrimonio culturale perché simbolo di una cultura, di una religione diversa».



Così, intanto, a raccontarsi, aprendo ufficialmente le prime porte dell'Expo al grande pubblico, da oggi sarà il cibo, nei suoi rapporti con le arti ed il design, in una storia alternativa d'Italia che dal 1851, anno della prima Expo, arriva ai nostri giorni, nella scelta di un tema unico – per la prima volta – per l'intera Triennale. Da Renoir e Gauguin a Boccioni e Picasso, fino ad arrivare ad Andy Warhol, a raccontare il cibo saranno 500 opere d'arte, nonché oltre trecento foto, quasi 800 documenti di grafica, 1500 pezzi di design e 18 ambienti ricreati. A fare da cornice al “food” nelle sue evoluzioni, la tavola da pranzi, come forme ma anche come concetto, in un percorso attraverso sentimento della tavola e arredamenti delle differenti epoche. Agli artisti il compito di riflettere e, soprattutto, far riflettere, spaziando dall'opulenza della società occidentale alla diffusione dei disturbi alimentari come anoressia e bulimia, fino ad arrivare ovviamente alla fame nel mondo.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 9 Aprile 2015, 09:04
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