Da Milano alla guerriglia in patria,
la Procura indaga su 13 siriani

Da Milano alla guerriglia in patria, ​la Procura indaga su 13 siriani

di Benedetta Dalla Rovere
Da Cologno Monzese, dove faceva l'elettricista, al Nord della Siria per combattere contro l'esercito di Assad.





Questa è la doppia vita di Haisam Sakhanh, 41 anni, indagato dalla Procura di Milano per terrorismo internazionale insieme ad altri sei connazionali nell'ambito di una indagine che coinvolge in tutto 13 persone. Un video, pubblicato a settembre 2013 dal New York Times, lo ritrae, barba lunga e kalashnikov in mano, mentre con altri ribelli dell'esercito libero della Siria spara a sette soldati governativi, dopo averli torturati.



L'elettricista non è il solo ad essere partito nel marzo del 2012 da Cologno Monzese per andare a combattere con le formazioni vicine ad Al Nousra, organizzazione legata ad Al Quaida ma meno feroce dell'Isis, di cui ancora non si parla. Con lui è arrivato sui campi di battaglia, passando dalla Turchia, anche Ammar Bacha, 37 anni, che si è lasciato alle spalle un lavoro in una ditta di serramenti. Ferito ad una gamba, è tornato in Italia nel 2013. In Siria i due uomini, per i pm di Milano, hanno anche partecipato alla preparazione di armi chimiche.



La loro storia di militanza contro Assad nasce nelle piazze di Milano e Varese e in rete, sulle loro pagine Facebook. Shakhan, nel febbraio del 2012, va oltre e guida l'assalto all'ambasciata siriana a Roma. Un gesto che gli costa l'obbligo di firma. Nei mesi precedenti, per i pm, l'elettricista, insieme ad altri indagati, aveva preso parte ad almeno otto raid punitivi nel Milanese nei confronti di siriani considerati vicini al regime di Assad.



Le indagini sono partite dal un blitz al bar Millennium di Cologno Monzese, distrutto a colpi di spranga e bastone, e dalla denuncia dei proprietari, gravemente feriti nell'agguato. Altri blitz sono stati fatti a Brugherio, Parabiago e Busto Garolfo. Il gruppo aveva anche acquistato puntatori di precisione e visori notturni per fucili, finiti poi in Siria.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 29 Gennaio 2015, 09:04
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