Tassista violentata. La madre di Borgese:
"Mio figlio deve pagare, ma non è un mostro"

La madre di Borgese: "Mio figlio ha sofferto, non è un mostro"
ROMA - La madre di Simone Borgese, l'uomo arrestato per aver violentato una tassista romana venerdì scorso, ha voluto dire la sua in un'intervista al Tempo.



«Mio figlio deve pagare per quello che ha fatto. Però vi prego di credermi, vi supplico: Simone non è un mostro. Dovete concedermi di spiegare a tutti chi è davvero Simone. Il figlio di un padre alcolizzato, un barbone, un violento con il quale ha vissuto da quando me ne sono andata via di casa nel 2005, stanca di essere picchiata e maltrattata ogni giorno».



«È un ragazzo che ha sofferto, e anche se voi pensate che le parole di una mamma non contano niente, è quella la causa di tutto. Non è cattivo». «Io - dice ancora la mamma di Borgese - non voglio giustificarlo ma insisto, Simone non ha avuto una vita facile. Quando me ne sono andata di casa, lui è cresciuto con il padre che ci ha lasciato tantissimi debiti».



La donna sottolinea poi come il figlio sia peggiorato dopo la separazione dalla moglie: «Si è sentito abbandonato due volte. Prima da me, dieci anni fa, poi dalla moglie. Soffriva da morire».
Ultimo aggiornamento: Martedì 12 Maggio 2015, 17:17
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