Roma, precipita su una banchina del Tevere:
grave un 20enne americano. "Aveva bevuto" -Foto

Roma, precipita su una banchina del Tevere: grave un 20enne americano. "Aveva bevuto"

di Angela Camuso
Un tragico “pub crowle” insanguina la movida romana. Non è la prima volta. E’ in fin di vita, dopo essere precitato da dieci metri di altezza perché completamente ubriaco, un 20enne studente universitario trovato a terra da un passante alle 2 della notte tra martedì e mercoledì su una banchina del Tevere in corrispondenza di lungotevere dei Vallati.





Il giovane, gravissimo e ricoverato in prognosi riservata al San Camillo, era reduce appunto del “pub crowle”, come si dice in gergo un giro dei pub in comitiva per bere alcool senza freni. Diventato pericolosamente un mito per i giovani stranieri in Italia, soprattutto americani, il “pub crowle” è all’insegna del motto del “Bevi quello che vuoi, quanto vuoi, fin quanto puoi. E anche oltre…” . Con risultati a volte drammatici e anche mortali.

Andrew James Mogni, questo il nome del 20enne che ora lotta tra la vita e la morte, è con tutta probabilità precipitato dal muretto dove si era seduto dopo aver vagato in strada in stato di semi-incoscienza. Era alla sua prima serata trascorsa a Roma- Quando è stato soccorso, era privo di documenti ed è stato identificato dai carabinieri più tardi grazie alla testimonianza di alcuni giovani che avevano trascorso la serata con lui. Andrew si trovava a Roma da un paio di giorni e alloggiava presso la John Cabot University, che ha sede a Trastevere.

I suoi amici hanno riferito ai carabinieri che lunedì sera loro e Andrew avevano bevuto parecchi alcolici facendo il giro dei locali e che poi il 20enne, poco dopo l'una e mezza, si era allontanato da solo dicendo di non riuscire più a bere e di voler rientrare. Una volta tornati nelle residenze, però, i ragazzi si erano accorti che il compagno era assente e avevano dato l'allarme.









Già un anno e mezzo fa un altro giovane della John Cabot University perse la vita precipitando sul lungotevere dei Tebaldi: un volo di 15 metri anche lui dal muretto di cinta su cui assieme ad altri tre amici, tutti ubriachi, era seduto.
Tra il 2007 e il 2014, a Roma, sono stati cinque i giovani morti dopo una notte alcoolica: Alfredo Maria Capaldo, finito nel Tevere con la sua Mini da Ponte Paladino dopo un volo di 10 metri; Keith Jason Scorer, caduto da Ponte Cavour; un altro giovane scivolato da un balcone al settimo piano di un palazzo di via Ippolito Nievo (anche se si parlò di suicidio); John S. C., precipitato da un ostello di via Solferino e Han Kwang Kee, trovato cadavere sulla banchina all'altezza del lungotevere Tor di Nona col braccialetto del “pub crowl” al polso.

Ultimo aggiornamento: Giovedì 15 Gennaio 2015, 08:20